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PARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTA
… in una sera di questa settimana… ci introduciamo alla preghiera con le parole:
Cristo sia con me. rileggiamo un passo del Vangelo di domenica 2 dicembre (Matteo c. 24) Come fu ai giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e marito, fino a quando Noè entrò nell'arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e inghiottì tutti, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno sarà preso e l'altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una sarà presa e l'altra lasciata. proviamo a riflettere:: Il vigilare non è un affare individuale, che riguarda il singolo, invece è un affare di famiglia perché: il mangiare, il bere, il prender moglie o marito sono, appunto, gli eventi che possono accadere in orizzontale nelle normali famiglie. Come ai tempi di Noé! Ai tempi di Noé ci fu il SEGNO del diluvio, oggi ci sono cataclismi, terrorismi, alluvioni e terremoti che ci devono aiutare a risvegliare la vigilanza altrimenti la “seconda venuta” del Signore ci sorprenderà. Anzi, si precipiterà su di noi con criteri che ci lasceranno di stucco. Nel vangelo si dice che due uomini (due capofamiglia) lavorano nel campo e due donne stanno lavorando: quindi le condizioni esterne appaiono uguali, nessuno pare avere un distintivo di riconoscimento. Eppure uno/a viene riconosciuto/a degno del Regno e l’altro/a viene lasciato/a: il che significa che Colui che verrà leggerà infallibilmente il dentro dei cuori, l’interno familiare. Chi avrà il cuore sveglio nell’attesa, allora sarà preso e avrà una dimora buona presso il Figlio per sempre. In questa settimana che ci conduce alla festa dell’Immacolata Concezione di Maria (giorno nel quale siamo invitati alla Messa come alla domenica!) preghiamo insieme la Madonna con una preghiera del cardinale Carlo Maria Martini:
O Maria, Þ concludiamo con la recita del Padre nostro e dell’Ave Maria… |