Particolare curioso

Sotto il bassorilievo si legge chiaramente la scritta in latino: “PRAECURSORI NASCENTI”, parole che ci ricordano che la nostra chiesa non è genericamente dedicata a Giovanni Battista, bensì alla sua nascita, cioè a quel bambino che divenuto adulto “correrà innanzi” a Gesù per annunziarne la venuta. È come una profezia, una anticipazione dei giorni nostri, quando l’attenzione ai piccoli in Comunità sta tornando ad occupare tempo e a richiamare energie.

Ma torniamo alla scena illustrata e notiamo subito che è completamente avviluppata da nuvole. Esse sono ‘il trono di Dio’, una indicazione chiara che Lui è presente e provvidente in ogni istante della vita. Come qui; mentre Zaccaria, reso muto dalla sua incredulità, scrive su una tavoletta il nome di suo figlio appena nato, ma che già si trastulla tra le braccia della grande madre Elisabetta. Anche lui, Giovanni, sarà grande e soprattutto gradito a Dio che lo illumina (i raggi che escono dalle nuvole) con una pioggia di luce, segno della sua simpatia e della sua protezione. A Dio e alla sua immensa bontà, questa famiglia dedica l’omaggio dell’incenso, continuando quell’offerta cominciata al tempio che aveva dato origine all’annuncio prodigioso. Ai piedi di questo quadretto familiare è accucciato un agnello sul quale è piantata una croce, che non è foriera di disperazione perché avvolta nel vessillo della risurrezione. Il bambino Giovanni, fin da piccolo deve prendere coscienza della sua missione: “ecco l’agnello di Dio”, Gesù che dona la vita per la salvezza dell’umanità. Alla sua vocazione Giovanni risponderà amministrando un ‘battesimo di acqua’ (l’anfora a destra), in attesa del battesimo ‘in Spirito Santo e fuoco’. A questo punto stavamo per fermare l’osservazione del bassorilievo, ma è accaduto che spostando lo sguardo più a destra, abbiamo notato un uomo sdraiato a letto, con le mani giunte in contemplazione,  sotto un baldacchino. Che cosa rappresenta ?, confessiamo il nostro limite. Occorre approfondire lo studio storico su quest’opera, di più per ora non sappiamo dire. (clicca sull'immagine per ingrandirla)

 

Prima supposizione arrivata
(un sentito grazie a tutti quelli che vorranno inviarci un pensiero)

Ciao,molto interessante questa richiesta di "aiuto"ed io nel mio piccolo voglio portare il mio contributo. Osservando con calma l'immagine si vede bene che l'uomo a letto fa da sfondo al bassorilievo quasi volesse non disturbare la scena di vita familiare che è prodotta. Forse l'uomo o la donna rappresentano uno dei genitori di Elisabetta che in un momento di sofferenza vede nel piccolo bambino ( suo nipote) motivo di gioia e serenità. Può anche darsi che l'uomo rappresenta ognuno di noi che in qualsiasi momento della giornata, e quindi anche durante il riposo, può affidare i propri pensieri e le proprie preghiere a colui che è il patrono della nostra chiesa....