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PARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTA
sacerdote:don
Alfredo Maggioni (Parroco)
aPPUNTAMENTI 24 LUNEDÌ
- Beata Maria Anna Sala 25 MARTEDÌ
- 26
MERCOLEDÌ - 27 GIOVEDÌ
- 28 VENERDÌ
- S. Giovanni di Dio, religioso 29 SABATO
- 30
DOMENICA - TERZA DI AVVENTO ************************************************************************************* QUESTA SETTIMANA
verrà portata l’acqua benedetta alle famiglie delle vie:
************************************************************************************* LA BENEDIZIONE NATALIZIA: presso tutte le case, con diversa modalità A tutte le famiglie verrà inviata comunicazione (mediante l’INFORMATORE o apposita lettera, nella casella della posta) della modalità della BENEDIZIONE NATALIZIA 2008. Dove giunge don Alfredo, (- bello, è far sì che ci siano i bambini/ragazzi ad attendere, magari sacrificando una “parte di allenamento! - ) occorre presentare un pò d’acqua che sarà benedetta e lasciata alla famiglia; dove arriveranno alcuni membri della Comunità (sempre in due, previa comunicazione) verrà portata l’acqua già benedetta in chiesa. Invitiamo a cogliere l’occasione per pregare anche per le vocazioni. La scorsa settimana ho ripreso la benedizione natalizia delle famiglie... Delle famiglie, appunto, non delle case: questa è la ragione della scelta serale dell’orario. Così abbiamo una maggior probabilità di incontrarci seppure a volte si finisce per pregare nella confusione del rientro dal lavoro o attorno a una tavola imbandita: nessun imbarazzo da parte nostra (comprendo anche i chierichetti, rumorosi e invadenti, ma segno della vivacità della nostra comunità giovanile); con rispetto ci accingiamo a vivere il momento. Il fatto che mi si chiami per nome dice che abbiamo superato almeno la conoscenza iniziale (vengo da esperienze dove dopo dieci anni mi sentivo dire: lei è il prete nuovo?); l’impegno a raggiungere il maggior numero di famiglie dice la mia disponibilità ad approfondire il dialogo. “Il maggior numero...”, sì, perché non mi sarà possibile arrivare a tutti. È una constatazione che faccio con un pizzico di amarezza, perché - al di là della fatica e della cronica tirannia del tempo - volentieri mi fermerei anche più a lungo presso tutti. In chiesa parlo quasi sempre solo io, in casa vengo soprattutto per ascoltare e - ove non fosse possibile - invito a non trascurare la possibilità di incontrarci in oratorio (ogni momento è buono), luogo che deve diventare sempre più la “casa della Comunità”. Che fare? Lasciare senza la benedizione è un pò come togliere il pane di bocca e allora ecco che cosa abbiamo maturato nella riflessione comune. Alcune zone saranno raggiunte da persone che si sono rese disponibili per portare in famiglia l’acqua precedentemente benedetta in chiesa, e - presso chi desidera - reciteranno una breve preghiera insieme. Così la Comunità si rende presente a tutti portando l’augurio natalizio. Sarà poi un membro della famiglia a guidare la benedizione con l’acqua benedetta in un momento ritenuto opportuno e “solenne” (ex. la domenica prima del pasto che vede tutti radunati...). Non ci sono famiglie “più fortunate”: tutti compiamo lo stesso gesto “nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”; tutti diciamo che la profonda gioia del Natale si mescola alla inevitabile preoccupazione per la “crisi” sempre più seria e ad ogni “fracasso”, di cui la casa fatta di sassi - secondo il proverbio - non è mai priva. Ma con la Provvidenza schierata dalla nostra parte, ogni evento può essere guardato, compreso e affrontato con speranza.
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