Riunione del Consiglio Pastorale

Lunedì 5 febbraio il Consiglio Pastorale (CPP) si è radunato nel salone della casa parrocchiale che ha poi deliberato di chiamare “Santa Rita”. È questa un’usanza che può essere propria della nostra comunità: dare un nome di forte richiamo spirituale ai suoi luoghi significativi. Ha iniziato l’oratorio durante la recente Joy Company, facendo posto a don Giovanni Bosco, la cui figura campeggia da qualche giorno nell’antica “sala adunanze” o “del ping pong”. Col tempo, come hanno sempre fatto i nostri avi che ci hanno affidato  a San Giovanni Battista, a san Luigi, a sant’ Agnese,… attraverso i santi e la loro “presenza” tra noi potremo dirci e dire a tutti i modelli cui desideriamo ispirarci e ai quali riferirci nelle scelte educative. Tutti possiamo godere ora di questo sguardo benevolo e previdente: santa Rita, un limpido e concreto modello per le nostre famiglie e per il nostro impegno nell’educazione. Come moglie: “con la sua piacevolezza superò la contumacia del marito, che per 18 anni visse con lei in buona e da tutti ammirata concordia”. Come madre: in un momento di grande dolore di fronte alla morte violenta del marito, rivolse il primo pensiero ai figli, al loro cuore, perchè non maturassero in loro desideri di vendetta, Come santa “di casa nostra” la preghiamo di vigilare sulle nostre scelte perché siano sempre orientate alla crescita della nostra famiglia parrocchiale. 

Sempre lunedì, il CPP si è occupato della sospensione di una Santa Messa feriale nei mesi di luglio e agosto: ritengo necessario farlo, pur comprendendo l’eventuale disagio che può essere ingenerato in qualcuno; il costante calo di sacerdoti ci impone durante l’estate un diverso “dispiegamento”. Ho accolto il suggerimento che venga soppressa la S. Messa pomeridiana delle ore 18:00, maggiormente esposta alla calura della stagione. Inoltre si è discusso qualche particolare del nostro modo di celebrare, soffermandosi sulla S. Messa domenicale delle ore 10:30.  Ho proposto di introdurla con la recita del “Ti adoro”, recuperando così una preghiera che ha forgiato la spiritualità di molti di noi. Il semplice gesto della recita corale permetterà poi di creare un breve momento di silenzio prima del canto di ingresso. Continua l’impegno a valorizzare i momenti contemplativi nelle celebrazioni, a questo vorrebbe rispondere anche il suono del campanello che segnala l’elevazione: come un’esplosione di gioia prima del silenzio dell’intimità. 

Anche la Quaresima è stata oggetto di suggerimenti: l’invito è a riprendere i gruppi di ascolto con maggiore entusiasmo. A questo proposito le famiglie che desiderano possono segnalare la loro disponibilità ad accogliere un gruppo. Altre iniziative che sono allo studio, verranno segnalate la prossima settimana.

Intanto, la buona abitudine della recita delle Lodi e del Vespero durante le S. Messe feriali verrà sospesa all’inizio della Quaresima, privilegiando l’ascolto della Parola di Dio, che in quel tempo viene dispensata con particolare abbondanza. 

Concludo segnalando che martedì prossimo il CPP tornerà a radunarsi per riprendere un argomento che è stabilmente nel cuore di tutti: il nostro oratorio e il suo futuro come struttura e come comunità educante. Un momento di riflessione che poi verrà proposto all’intera comunità. Avremo certamente modo di parlarne ampiamente. 

                                                                                                                                                                      dA
 

PREGHIERA 

Maria, madre dei deboli
e dei piccoli,
di quelli che soffrono e che sono soli,
di coloro che sono malati
e attendono di essere curati
con amore e competenza.
Maria, madre di tutti gli uomini,
di chi ha bisogno di aiuto nelle proprie condizioni di fragilità
e di coloro che sono chiamati a prendersene cura.
Grazie, per averci dato Gesù Cristo:
medico del corpo e dello spirito
nome e certezza della nostra speranza,
Buon Samaritano che si china sulle nostre ferite per risanarle.
A te, Maria, con fiducia filiale,
chiediamo di intercedere presso il tuo Figlio,
perché, in qualsiasi condizione
di fragilità e di sofferenza,
ogni persona si senta amata,
curata e accompagnata
in un cammino aperto alla speranza,
che è data a tutti noi
dal Signore risorto.