www.oratoriosanluigi.org
PARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTA
sacerdote:don
Alfredo Maggioni (Parroco)
aPPUNTAMENTI 3 LUNEDÌ
- 4 MARTEDÌ
- S. Carlo Borromeo, vescovo 5
MERCOLEDÌ - 6 GIOVEDÌ
- 7 VENERDÌ
- PRIMO VENERDÌ DEL MESE 8 SABATO
- 9 DOMENICA
- NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE
DELL’UNIVERSO
*************************************************************************************** notizie dal GRUPPO
MISSIONARIO Un caro ricordo Natalina ***************************************************************************************
mercoledì 11 giugno alle ore 15:59 è nato MAGNI MANUELE: gioia a lui e ai suoi genitori
***************************************************************************************
BASTA! MA QUANDO? È morto - martedì scorso - dopo un'agonia durata più di due mesi al St. Thomas Hospital di Chennai, nel Tamil Nadu, padre Bernard Digal il sacerdote picchiato a sangue dai fondamentalisti indù dell'Orissa nella notte del 25 agosto: aveva 46 anni. Alla fine di agosto quando sono iniziate le violenze padre Bernard si trovava nel distretto di Kandhamal, il più colpito dagli scontri. Non per caso: era stato lui, infatti, per conto dell'arcidiocesi, a tenere i contatti con le comunità colpite già nel dicembre 2007. Tra i suoi compiti c'era anche quello di tesoriere. E certamente le sue visite erano anche un modo discreto per aiutare a ricostruire case, scuole, dispensari che già quella prima ondata di violenza aveva spazzato via. Quando la notte del 25 agosto la folla aizzata dai nazionalisti indù ha assaltato la parrocchia di Sankrakhol è fuggito nella foresta. Ma non era bastato. Anche là i fanatici l'avevano raggiunto. «Mi hanno agguantato, picchiandomi con sbarre di ferro, lance, asce e grosse pietre - aveva raccontato dal suo letto d'ospedale il 10 settembre scorso -. Non so per quanto tempo mi hanno picchiato perché ho perso coscienza. Il mio autista mi ha trovato il giorno dopo, dopo 10 ore e mi ha portato all'ospedale. Solo lì ho ripreso coscienza. Mi hanno lasciato nella foresta completamente nudo. Altri sono stati tagliati a pezzi o bruciati vivi. È umano tutto questo? Non è un attentato alla vita?». Lottava tra la vita e la morte, padre Bernard. Ma non aveva perso la forza di denunciare. All'inviato del quotidiano Avvenire il 2 settembre con l'unico filo di voce che gli era rimasto aveva detto: «Aiutateci a mettere fine a questa tragedia». «Padre Digal ha dichiarato l'arcivescovo di Cuttack-Bhubaneshwar ha ricevuto la corona dei martiri. È morto a causa delle violenze degli estremisti indù. Ora i cristiani di Kandhamal hanno un potente intercessore nei cieli, poiché egli continuerà il suo lavoro dalla casa celeste». Di lui colpiva soprattutto la calma con la quale raccontava anche episodi assolutamente atroci. Adesso è toccato a lui. Non era un uomo spaventato, padre Digal. Era un uomo che chiedeva giustizia. Come tutta la sua Chiesa martire dell'Orissa.
Meravigliò non pochi giornalisti, quest'estate, al Meeting di Rimini, una battuta del cardinale Jean-Louis Tauran: «Ci siamo concentrati sul dialogo con l'islam, è tempo che approfondiamo i contatti con il mondo indù» . Era la fine di agosto, l'inizio dell'ultima, terribile ondata di violenze anti-cristiane in Orissa. Il presidente del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso aveva visto lungo. Oggi il confronto con l'induismo è una priorità: lo impongono soprattutto le tragiche vicende recenti. Il cardinal Tauran ha espresso la volontà di cooperare con i rappresentanti religiosi induisti per affrontare insieme una domanda cruciale: «Come possiamo vivere in armonia nell'odierna società, rendendo testimonianza alla verità?» .
*************************************************************************************** ART ATTACK “Quest'anno, per le feste
natalizie, vorremmo vestire a festa il nostro oratorio. Vi aspettiamo numerosi. Sarà un pomeriggio fantastico, un pomeriggio ART ATTACK."
|