www.oratoriosanluigi.org
PARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTA
sacerdoti:
don
Alfredo Maggioni, piazza
san Giovanni 3 - 039 990 2682
don
Gaudenzio Santambrogio,
via Lecco 43 - 039 990 7043
aPPUNTAMENTI
della
comunità
dal 28 Gennaio al 3 Febbraio
2008
info@oratoriosanluigi.org
28 LUNEDÌ
- S. Tommaso d’Aquino, sacerdote e dottore della
Chiesa
* 8:00 S. Messa (+ fam. Mauri)
* 16:15 Catechesi 1^ e 2^
elementare - convivenza e cena al sacco con i loro
genitori
* 18:00 S. Messa nella cappella
dell’oratorio (+ Giacomo, Gianna, Giuseppe e Giuseppina)
* 21:00 Prove del Coro in Santa
Rita
* 21:00 Incontro Caritas (in casa
parrocchiale)
29 MARTEDÌ
-
* 8:00 S. Messa (+ Brivio Maria
e Biffi Lino)
* 16:15 Catechesi 5^ elementare
e 1^ media - convivenza e cena al sacco con i loro
genitori
* 18:00 S. Messa nella cappella
dell’oratorio
* 18:30 Allenamenti calcio C.S.I.
in oratorio
30
MERCOLEDÌ -
* 8:00 S. Messa (+ sacerdoti
defunti)
* 16:15 Catechesi 3^ e 4^
elementare - convivenza e cena al sacco con i loro
genitori
* 18:00 S. Messa nella cappella
dell’oratorio
* 18:00 Allenamenti pallavolo
nella palestra della scuola media
31 GIOVEDÌ - S.
Giovanni bosco, sacerdote - ideatore della SOCIETÀ
DELL’ALLEGRIA
* 8:00 S. Messa (+ Panzeri
Carlo e Rosa)
* 16:30 S. Messa nella cappella
dell’oratorio (+ Ferrario Giuseppe)
* 18:30 Allenamenti calcio C.S.I.
In oratorio
* 21.00 Giovani e Adolescenti:
convivenza e cena al sacco
segue incontro:
“diritti e doveri nel mondo del lavoro oggi”
Febbraio
1 VENERDÌ
- Beato Andrea Carlo Ferrari - PRIMO venerdì del mese
* 8:00 S. Messa (+ Ronchi
Luigia e Colombo Mario)
* 15:00 Adorazione Eucaristica
nella cappella dell’oratorio
* 18:00 S. Messa nella cappella
dell’oratorio
* 18:00 Catechesi 2^ e 3^ media
- convivenza e cena al sacco con i loro genitori
segue incontro: “le
malattie del territorio”, incontro con le Forze
dell’Ordine
2.SABATO
- Presentazione dl Signore
* 8:00 S. Messa (+ Perego Anna)
* 18:00 S. Messa festiva (la
Classe 1930 chiede di pregare secondo le proprie
intenzioni)
* 19:30 Cena di sant’Agata - in
sant’Agnese
iscrizioni entro
giovedì presso il bar oratorio, utilizzando il modulo
3 DOMENICA
- IV DEL TEMPO ORDINARIO
* 8:00 S. Messa (+ fam. Agosti
Francesco)
* 10:30 S. Messa (+ Albani
Pierina)
Adolescenti e Giovani
rinnovano la loro PROFESSIONE DI FEDE
* 14:30 Sfilata di carnevale:
GIOCAGIOCATTOLO
Ritrovo in piazza
della chiesa; percorso per le vie di Cernusco; arrivo in
Sant’Agnese
(mamme e nonne: le
leccornie preparate da voi, sono gradite...!)
al termine:
ESTRAZIONE della SOTTOSCRIZIONE
a premi
* 15:30 Recita del Santo Rosario
nella cappella dell’oratorio
* 18:00 S. Messa (+ Cosentino
Raffaele - - - Ferrario Giuseppe)
Pagina dedicata al
vangelo del giorno
(clicca per
leggerlo)
****************************************************************************************
da lunedì a venerdì - dalle ore 16:00
“joy company”: pomeriggi per cuori allegri e giovani
basta averla tra le mani per ricevere una corposa
serie di sollecitazioni:
campeggia,sulla parte anteriore, l’anno 2008 con un
gigantesco 8; all’interno
dei suoi due cerchi sono riprodotti il volto di don
Bosco (sopra) e del titolare della carta (sotto): è il
grande santo che trascina, che aiuta, che rende santi
come lui! La grazia di Dio si travasa dall’uno
all’altro: questo è il desiderio e la preghiera.
Il retro riproduce la chiesa edificata sul monte delle
Beatitudini in Palestina, dove Gesù ha suggerito la
regola d’oro - BEATI ! - per la vita del cristiano,
concludendo con l’esortazione RALLEGRATEVI.
Questa parola riassume il programma della settimana, ma
è anche una sollecitazione per lo stile di vita di tutto
l’anno dentro e fuori dalla famiglia.
Tenere la “joy card” bene in vista a scuola e a casa
(all’oratorio come badge) diventa forte richiamo
ad essere cristiani così, senza vergogna e senza banali
scuse.
FRATELLI rallegratevi nel Signore SEMPRE
Con queste parole si apre il brano di san Paolo ai
Filippesi che accompagnerà questa seconda edizione della
Joy Company.
L’invito è chiaro: siate contenti, dove c’è la gioia non
si annida il male. Così diceva anche don Bosco e così
voleva che fossero
educati e crescessero i suoi ragazzi. Vale anche per
noi: questa settimana accantoniamo la fretta,
cancelliamo dai gesti e dalle parole ogni aggressività
per ritrovare l’armonia interiore, principio vero della
gioia espressa. Tante proposte, una ricchezza di
strumenti: questo mette a disposizione l’oratorio.
Poi ci vogliono i genitori. Questa settimana è
un’importante occasione per operare scelte che mettono
al centro momenti di riflessione sulla nostra
attività educativa.
L’Oratorio suggerisce: ogni sera un momento di
preghiera e riflessione insieme (seguendo la traccia joy
book)
TUTTA quanta la famiglia.
Una sera di cena al sacco in oratorio genitori e ragazzi
insieme!
La conclusione, domenica 3
febbraio, vedrà gli adolescenti e i giovani che
desiderano, rinnovare la propria professione di fede
quasi a sottolineare la bellezza del dono ricevuto e il
bisogno di essere sostenuti dalla Comunità nel cammino
di fedeltà.
*****************************************************************************
TOH...! GUARDA
venerdì 8
febbraio - ore 21:00 presso la chiesa S. GIUSEPPE
ospedale Mandic - Merate aspetti etici nelle cure di
fine vita
serata di riflessione e confronto
***
sabato 9 febbraio - ore 14:00 dal parcheggio
antistante l’oratorio PARTENZA PER LA SFILATA di
carnevale, con il carro DESTINAZIONE MERATE
***
domenica 10 febbraio INIZIA LA QUARESIMA non è il
tempo del castigo di Dio, né il tempo della
flagellazione...
È la direzione della CONVERSIONE, tempo per rafforzare
la nostra “vicinanza”, la nostra appartenenza a Dio.
(ne parleremo sul prossimo numero)
***
domenica 17 febbraio GITA SULLA NEVE a Madesimo
in Valchiavenna ore 7:30 partenza, pranzo al sacco
ore 19:00 (circa) rientro iscrizioni entro il 10 febbraio in oratorio
***
lunedì 18 febbraio - ore 21:00 presso l’oratorio
di Pagnano incontro per i catechisti riflessione sulle
nuove possibili linee di catechesi riguardanti
l’Iniziazione Cristiana
***
... Tanto lavoro molti punti-Paradiso...
un pizzico di
entusiasmo nello svolgerlo!
Grazie a tutti
*************************************************************************************
Ciao!
il Beato Francesco Spinelli Pellegrino a Roma, nell'anno
santo 1875, sacerdote quasi novello, si recò in Santa
Maria Maggiore dove è conservata la reliquia della culla
di Gesù Bambino: "Mi sono inginocchiato, piansi, pregai
e, giovane sacerdote allora, sognai uno stuolo di
vergini che avrebbero adorato Gesù in Sacramento". Nella
Bergamo della seconda metà dell'800 e nei dintorni, egli
divenne presto predicatore delle "Quarantore". Proprio
in una di queste circostanze, mentre predicava le
Quarantore riparatrici, l'ultima domenica di Carnevale a
S. Gervasio d'Adda (BG), conobbe Caterina Comensoli:
"Che voleva dedicarsi all'adorazione prolungata di Gesù
Sacramento dell'Eucaristia". Nello stesso anno 1882, il
15 dicembre, con la prima ora di adorazione dinanzi a un
quadro del Sacro Cuore, don Francesco Spinelli, Caterina
Comensoli con due altre giovani, davano inizio, a
Bergamo, in una modesta casa all'Istituto delle suore
Adoratrici del SS. Sacramento È un momento fontale e
fondante, poiché essi non si limitavano ad adorare, ma
accoglievano nella povera casa di allora bambini
bisognosi di catechesi, ragazze in difficoltà, operaie
lasciate a loro stesse, persone con problemi
psicofisici. Francesco Spinelli e le sue prime Suore
adoravano Gesù, per servire e amare con lo stesso stile
con cui Egli ama. Questa Famiglia Religiosa ha servito a
lungo nella nostra Comunità Parrocchiale dispensando le
grazie del carisma e la generosità delle suore inviate
tra noi. A questa Famiglia la nostra Comunità ha offerto
accoglienza, sorriso, e soprattutto vocazioni. Ora però,
seppure con una forte stretta al cuore questa comunione
parzialmente si interrompe: una suora ci lascia, e
presto tutte saranno richiamate dalla Casa Madre.
"Parzialmente" si interrompe la comunione, perché il
bene che ci siamo scambiati, la riconoscenza che ci
dobbiamo, non farà mancare il legame nella preghiera.
Dove si compie la volontà di Dio, non viene meno la sua
Provvidenza. Te lo diciamo di corsa, mentre stai
partendo, per non gravare ancora sul tuo cuore così
carico di emozioni: auguri, suor Ermina, e buona
strada. .
dA
Suor Ermina Bilotto è venuta per la
prima volta a Cernusco il 18 agosto 1985 e si è fermata
fino al 16 agosto 2001;
destinata ad altro incarico, è poi tornata qui il 18
agosto 2003 ...questa settimana ci ha lasciati: che
storia... e che
esempio di umiltà e servizio!
*************************************************************************************
DIONIGI
TETTAMANZI CARDINALE Dl SANTA ROMANA CHIESA
ARCIVESCOVO DI MILANO
Lettera ai Sacerdoti, ai Membri
dei Consigli pastorali parrocchiali, ai Membri dei
Consigli per gli Affari economici, ai Membri del
Consiglio pastorale decanale del Decanato di Merate
Carissimi,
rendo grazie al Signore e a voi tutti per la Visita
pastorale avvenuta nei mesi scorsi nel vostro Decanato.
La abbiamo vissuta insieme come un dono dello Spirito,
un tempo di Grazia nel quale con gioia abbiamo
riconosciuto che "l'amore di Dio è in mezzo a noi". È
stato un significativo evento ecclesiale nel quale si è
resa visibile la comunione di ciascuno con il Vescovo e
la mia comunione con tutti voi. Questa mia lettera
intende trasmettervi alcune riflessioni e indicazioni
conclusive nel desiderio di incoraggiare la vostra
dedizione pastorale e sostenere la vostra speranza. I
diversi incontri nei quali si è articolata la Visita -
in stretta collaborazione col Decano, col Vicario di
Zona e col Vicario Generale - sono stati una preziosa
occasione di discernimento pastorale su un territorio
che vanta un ricco patrimonio di fede e di tradizioni
cristiane. È una feconda eredità spirituale da mantenere
viva e da cui attingere per affrontare con slancio
rinnovato la missione di trasmettere la parola del
Vangelo in un mondo che cambia velocemente e che vediamo
segnato dal relativismo, dall'affievolimento del senso
morale, dall’individualismo e dal consumismo. "Il
discernimento evangelico ci conduce - tuttavia - a
ritrovare nell'attuale situazione socioculturale e
religiosa non soltanto i problemi, ma anche e
soprattutto le opportunità che si offrono alla
trasmissione della fede" (Famiglia comunica la tua fede,
n. 3). Gli incontri del Decano nelle parrocchie e quelli
che ho avuto con voi nella fase finale della Visita hanno
messo in evidenza una pastorale ben strutturata, una
buona presenza di preti e consacrati, un laicato
preparato e impegnato nelle attività parrocchiali e
decanali. La liturgia è generalmente ben curata,
soprattutto nella vivace e decorosa celebrazione del
Giorno del Signore, grazie in particolare all'apporto
dei gruppi liturgici e di molti operatori pastorali. Vi
esorto a viverla con sempre maggiore intensità così che
esprima profondamente la centralità del mistero di
Cristo e la bellezza dell'incontro con Lui nella Chiesa
per divenire sorgente di convinta testimonianza e
operosa carità nella vita quotidiana. È motivo di
conforto inoltre constatare l'intenso impegno educativo
che continua nella tradizione degli oratori, con
l'attiva presenza di un buon numero di adulti e giovani.
Nel contesto sociale e culturale assai mutato - con
l'odierna emergenza educativa da tutti riconosciuta - è
importante che gli oratori sappiano rinnovarsi in una
creativa missionarietà. Ciò per essere fedeli proprio al
ruolo originario che la nostra tradizione ambrosiana ha
loro affidato e per divenire laboratori di apertura,
accoglienza, dialogo e integrazione tra ragazzi di
culture diverse. "Il cammino è lungo - ricordavo a tale
riguardo all'inizio del Percorso pastorale - ma una sola
è la strada buona: quella della diversità non come
problema, bensì come risorsa" (Famiglia ascolta la
parola di Dio, n 39). Nella pastorale giovanile, nella
formazione rivolta al ragazzi e agli adolescenti non
manchi poi un'ampia e coraggiosa proposta vocazionale
che orienti i giovani al dono generoso della propria
vita nella verità e nell'amore anche in ordine alla
speciale consacrazione a servizio del Signore e della
Chiesa. L'impegno caritativo è ben radicato e articolato
in quasi tutte le parrocchie. Sono perciò grato a tutte
le numerose persone e al gruppi che offrono una limpida
testimonianza di servizio e di condivisione: la loro
azione possa promuovere in tutti i fedeli quella cultura
della carità cristiana che nasce dal cuore stesso del
Vangelo ed è riconosciuta da ogni uomo di buona volontà.
Al fine di dare attuazione pratica alle indicazioni del
Percorso pastorale diocesano che ci vede impegnati in
questi anni, incoraggio a far crescere un'attenzione
particolare alla pastorale familiare, individuando laici
sensibili e disponibili, formandoli con cura, e, anche
attraverso loro, promuovendo appropriate iniziative sia
nelle parrocchie sia in Decanato. Sarà di grande
importanza la cordiale collaborazione e il sostegno
delle parrocchie al Consultorio interdecanale e al
Centro Aiuto alla Vita che sul territorio svolgono un
prezioso servizio per la promozione dei valori della
famiglia e della vita umana. Positivo è anche il lavoro
che già si svolge nell'ambito della pastorale della vita
sociale e della formazione all'impegno sociopolitico per
far crescere il senso del bene comune favorire la
presenza di laici cristiani nei diversi ambiti
dell'animazione sociale, impostare corrette relazioni
delle comunità con le istituzioni e le realtà del
territorio. Sarà importante, congiuntamente, avviare
qualche significativa iniziativa di pastorale scolastica
e favorire una maggiore attenzione verso i migranti,
anche in collaborazione con i Decanati vicini. Per
motivare e preparare i laici ad una maggiore coscienza
missionaria e alla corresponsabilità si dovrà curare
molto la loro formazione spirituale, ecclesiale e
pastorale. Ciò potrà avvenire sia attraverso la proposta
di adeguate forme di catechesi parrocchiale per gli
adulti, sia attraverso differenti occasioni di
approfondimento della fede e l'opportuna attivazione di
Scuole Diocesane per Operatori in relazione ai diversi
settori pastorali. Il tema della "pastorale d'insieme" è
stato il punto sul quale si è concentrata maggiormente
l'attenzione di questa Visita. Si fa sempre più chiara
in tutti noi la consapevolezza che il rinnovamento della
pastorale passa necessariamente attraverso la decisa
volontà di collaborazione tra le parrocchie. Ciò chiede
una reale conversione sia dei preti sia dei laici a
quanto la voce dello Spinto ci sta indicando in questa
complessa stagione ecclesiale. È questo un punto
importante sul quale più volte mi sono espresso
rivolgendomi a tutta la Diocesi: "Lo stesso Sinodo -
rammentavo - ha anche ribadito con forza che la
pastorale d'insieme è esigenza connaturata con la
Chiesa, quale realtà di comunione... Pertanto, il
riferimento prioritario alle parrocchie non deve
portarle a forme di chiusura c di isolamento, quanto
piuttosto spingerle a realizzare tra loro modalità di
integrazione organizzativa, di condivisione di risorse e
di strutture, di ministerialità condivisa, perché sia
possibile un'azione pastorale che corrisponda alle
necessità obiettive della missione in un determinato
territorio" (Preti missionari per una rinnovata
pastorale d'insieme, p. 21). È positivo e promettente il
lavoro avviato con le diverse Commissioni decanali, a
dimostrazione della reale possibilità di intraprendere
percorsi comuni. Nella stessa linea tuttavia sarebbe
auspicabile un maggiore coordinamento - a livello
decanale o interparrocchiale - delle varie attività
pastorali, formative, culturali che le singole
parrocchie già organizzano. Esorto pertanto ad avviare
con coraggio e fiducia il cammino di "Comunione e
missione" delineato nell'omelia del Giovedì Santo del
2006 e a tradurlo concretamente in Unità o Comunità
pastorali che potrebbero attuarsi gradualmente:
- tra le parrocchie di S. Ambrogio e S. Stefano
in Merate, fino a coinvolgere in un tempo successivo le
altre due parrocchie
della città
- tra le parrocchie di Verderio Superiore e
Inferiore
- tra le parrocchie di Robbiate e Paderno
d'Adda
- tra le parrocchie di Cernusco Lombardone,
Montevecchia e Osnago.
In accordo col Vicario di Zona e
col Decano occorrerà studiare percorsi e passaggi a
breve e medio periodo per preparare i Consigli e le
comunità parrocchiali alle possibili decisioni future.
Con rinnovata fiducia e speranza mettiamo nelle mani di
Dio e della santa Vergine Maria il cammino delle nostre
parrocchie, affinché crescano sempre più nella
testimonianza al Vangelo e nella gioia di annunciare la
speranza di Gesù risorto.
Vi saluto tutti cordialmente e con affetto vi benedico.
Dionigi card. Tettamanzi
*******************************************************************************************
Il commento autorevole del Vicario
Episcopale ci ha introdotto alla riflessione su
questa parola del nostro Arcivescovo.
Immediatamente mi sembra di cogliere il suo profondo
amore per questa piccola porzione di chiesa abbracciata
dalle nostre parrocchie; il desiderio di dare stabilità
e continuità al bene che in esse è fiorito dal lavoro
“secolare” di laici, religiosi e sacerdoti; il pensiero
del futuro, appena segnato da un’ ombra di “tensione”
per l’evolversi delle situazioni circa la sensibilità
religiosa e l’educa- zione dei giovani (parla di
“coraggiosa proposta vocazionale... e di pastorale
scolastica). La “pastorale d’insieme” sarà il
delicatissimo terreno sul quale verrà seminata e fatta
crescere la fede nei prossimi anni. Ma non ci sarà
possibile lavorare per l’unità, ove smarrissimo la
nostra identità, soprattutto in “questa complessa
stagione ecclesiale” sulla quale pesa il calo delle
vocazioni di speciale consacrazione. Lo sappiamo e
- a breve - lo sperimenteremo anche noi.
**********************************************************************************
Lettera
alle comunità cristiane del Decanato di Merate
Carissimi,
rendo
grazie al Signore e a tutti voi per la Visita pastorale
che ho compiuto nei mesi scorsi nel vostro Decanato. La
abbiamo vissuta come un vero dono dello Spirito, un
tempo di Grazia, nel quale con gioia abbiamo
riconosciuto che “l’amore di Dio è in mezzo a noi È
stato un significativo evento ecclesiale dove si è resa
più visibile la comunione di ciascuno col Vescovo e la
mia comunione con tutti voi. Abbiamo anche avvertito
quanto sia bello testimoniare Gesù nella Chiesa e con la
Chiesa. Faccio mie perciò le parole di Giovanni, nella
sua prima lettera, consegnandovele con riconoscenza:
“La nostra comunione è col Padre e col Figlio suo Gesù
Cristo. Queste cose vi scriviamo, perché la nostra gioia
sia perfetta” (1 Giovanni 1,4). Da questa Visita ho
ricavato positive impressioni. Ho potuto verificare che
la vita delle vostre comunità è intensa, soprattutto la
cura della liturgia, la promozione degli Oratori e
l’esercizio della carità. La vostra ricca tradizione di
fede e di impegno cristiano è un patrimonio prezioso da
tenere vivo e da valorizzare in vista di un rinnovato
slancio missionario delle vostre comunità in un mondo
che vediamo cambiare velocemente; un mondo segnato dal
relativismo, dalla frammentazione delle esperienze,
dalla fragilità nelle relazioni, da tante solitudini, da
nuove forme di povertà non solo materiali. Ma anche da
nuove opportunità che si offrono alla trasmissione della
fede. Nel Percorso pastorale che ho proposto alla
Diocesi in questo anno, ho sottolineato che per essere
autentici testimoni capaci di “dare ragione della
speranza che è in noi” (cfr i Pietro 3,15), è necessario
riscoprire la coscienza del dono della fede, “perché
questo dono è fonte e garanzia di fiducia e di coraggio
nell’assolvere il non facile compito di comunicare agli
altri la fede. Se la missione fosse solo opera nostra,
puro slancio di generosità umana, essa finirebbe
facilmente per cadere nella superbia o nell’attivismo efficientista. Ma se essa e una storia di amore e di
salvezza, in cui siamo inseriti gratuitamente e senza
classifiche di merito, allora le labbra si aprono da
sole, il cuore freme, la pace inonda la nostra vita”
(Famiglia comunica la tua fede, n. 3). A conclusione
della Visita pastorale desidero richiamare e
raccomandare a tutti voi alcuni punti che ritengo
importanti affinché il nostro cammino di Chiesa sia
caratterizzato dall’impegno per una più autentica
testimonianza cristiana, consapevoli che “Non è più
tempo di dare per scontati i dati essenziali della fede
cristiana. E venuto il tempo di rinnovare il primo
annuncio della fede: di riproporlo con serietà e
urgenza” (Famiglia comunica la tua fede> n. 3). Nella
lettera che ho inviato ai Consigli pastorali mi soffermo
su diversi punti molto concreti. A voi elenco alcuni
capitoli essenziali:
- Fate crescere nelle vostre comunità una più
intensa comunione; alimentate una effettiva
collaborazione tra i sacerdoti e i laici, tra i diversi
operatori pastorali, tra le comunità parrocchiali;
sentitevi tutti corresponsabili nella missione perché a
ciascuno il Signore affida un compito e una comunità
viva è quella che sa esprimere la varietà dei doni di
grazia che lo Spirito effonde.
- La “missione” sia chiave di lettura
evangelica dell’intera vostra esperienza cristiana e si
traduca in impegni concreti da realizzare in operosa
creatività nella vita delle persone, dei gruppi, delle
comunità.
- Sappiate promuovere una vera “pastorale
d’insieme” aprendo le vostre parrocchie ad una
dimensione di maggiore comunione, imparando a superare i
campanilismi, vincendo le tentazioni della
autoreferenzialità e il timore di dover modificare le
proprie abitudini. Scrivevo nel Percorso pastorale
diocesano “Mi sarete testimoni”: “Non possiamo
accontentarci di continuare a fare come abbiamo sempre
fatto, senza domandarci se lo Spirito di Dio —
attraverso le vicende della storia e la concretezza
delle situazioni in cui viviamo non ci indichi di
intraprendere strade nuove, nel segno della vera
prudenza e del coraggio” (Mi sarete testimoni, n. 7).
- Curate la formazione spirituale ed ecclesiale dei laici adulti
e soprattutto dei giovani; promuovete la pastorale
familiare secondo le indicazioni offerte dal Percorso
pastorale triennale che come Diocesi stiamo vivendo;
state accanto alle famiglie nel difficile compito di
comunicare la fede e di accompagnare i figli nella loro
crescita vocazionale.
Vi
rinnovo il mio ringraziamento e affido il vostro cammino
a Maria Madre della Chiesa e ai Santi Patroni delle
vostre dieci parrocchie.
Vi benedico con affetto uno ad uno, in particolare
benedico i bambini, gli ammalati e quanti vivono momenti
difficili di sofferenza interiore; il Signore doni a
tutti conforto e speranza. In tutti sia sempre viva la
consapevolezza che il Signore non ci abbandona, che il
suo amore è in mezzo a noi.
+ Dionigi Card. Tettamanzi
|