Ricevuta Domenica 26 Febbraio alle ore 21,30

 

 

 

Buonasera (per assoluto rispetto...) ciao (amichevolmente...) Oratorio del mio "piccolo" uomo (nnnnnnnnnnnn).

... E, nel prossimo futuro, della sua sorellina (nnnnnnnn).

Sono piu' o meno tre mesi che mi frulla in mente questo pensiero, che volevo comunicarTi e adesso son qui a farlo.

E' inverno, era inverno un mese, due mesi fa.. Fa freddo (per la verita' in questi ultimi giorni mica tanto, pero' ne ha fatto...). E' inverno dicevo. In inverno le creature di Dio si rintanano per cercare di proteggersi dal freddo, sono piu' schive ad esporsi leggiadre sotto i cieli puntellati di stelle "ghiacciate"... Eppure Tu, caro Oratorio (o Parrocchia in questo mio personalissimo caso), nonostante l'intimita' che, appunto l'inverno suggerisce, mi hai regalato, donato una "sensazione", un pensiero, una vera e propria emozione: tutte le volte che uscivo sul balcone per "sganciare" le persiane e poi chiuderle, e, nel mentre, sentivo con le orecchie, e vivevo col cuore, le stupende note della "Salve o Regina" che accompagnava la chiusura delle porte della nostra Chiesa, a me sembrava, respirare, vivere una primavera! Con le Primule che inverdiscono e fioriscono, con "gli augelli che per lo libero ciel fan mille giri" (mi scusi l'introverso ma stupendo Poeta)... Insomma, sentivo con le sensazioni che mi sovvenivano, ogni volta una primavera, anche se in realta' era inverno. Come Nella splendida sinfonia di Beethoven, la "pastorale", nel primo movimento, ogni volta che sentivo quelle campane, per me era, ed e', come ancora stasera, primavera.

Volevo dirtelo, amo la musica, e queste campane, ogni volta che le sento, mentre i battenti della loro "Regina" si chiudono, grazie alle loro note, fanno sentire in me la primavera. Anche se e'inverno.

Ciao (amichevolmente) Buonasera (rispettosamente) Oratorio dei miei ragazzi.


 

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