Una madre

Osservo i primi raggi di sole
accarezzare gli aghi incanutiti
del pino argentato,
ai primi bagliori del mattino.
E ripenso
ai mitici fasti dell’infanzia
quando mia madre
osservava silenziosa
il nostro peregrinare lento
verso i cancelli della scuola
con il suo sereno comporsi,
dietro la persiana. 

Assaporava
quegli aspetti più inquieti del divenire:
le prime rughe,
i primi affanni del pensiero
che si scontravano con l’universo dei figli,
la provvisorietà dell’essere,
le attese degli sforzi educativi,
il sentirsi usciere di una magione
destinata a svuotarsi di cuori,
di attenzioni e di pensieri,
cogliendo, però,
l’incommensurabile certezza
di aver compiuto la nobile missione
nell’immenso ruolo di mamma.