Franco

C’era un uomo solo,
vicino al marciapiede
che conduce alla fontana.
S’avvicinava,
cigolando,
colla sua fedele bicicletta,
evocando
sagome di celluloide,
d’integro eroe
del tempo presente. 

Immagine vera di trame
ossidate,
perdute nei ricordi
di storie sottili.
Nascose nel suo cuore,
lacrime furiose.
Pianti antichi.
Ma, figlio di profonda saggezza,
ripose il suo dolore
nell’ombra e lì lo cullò.
Ed al calar di quell’ultimo sole,
si congedò, anonimo, alla storia,
per cogliere i frutti, arcani,
dei giardini eterni. 

Ora, vicino al marciapiede
c’è la fontana,
sola,
e la bicicletta è lì,
alla ruggine,
sotto il portico d’edera,
nell’attesa di un nuovo padrone
che risorga dal sepolcro.