Un canto disperso nel vento
è ciò che rimane di un amore lontano,
spiato,
tra le fessure e le imposte
del vecchio cascinale,
quando tu,
ragazzo solitario
posavi la gerla ricolma
per specchiare i tuoi desideri
in quel celestiale sorriso.
Scioglievi i tuoi sogni
in quel sospiro soave
di fresca fanciulla
che sotto il porticato,
traboccante di ciclamini,
ricamava serena,
fazzoletti di seta
per un principe lontano.
Languivi , con lo sguardo attento
delicate carezze per quei capelli,
increspati di riflessi dorati
che morivano garbati
sulle forme di quelle
spalle delicate
che nemmeno sfiorasti,
per pudore.
E restasti solo,
a cullar nel tuo cuore
quel destino incompiuto,
ultimo baluardo
d’un sogno d’amore perduto.
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