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PARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTA
sacerdote:don
Alfredo Maggioni (Parroco)
aPPUNTAMENTI 8 LUNEDÌ
- IMMACOLATA CONCEZIONE DI MARIA - GIORNO DI PRECETTO
FESTIVO 9 MARTEDÌ
- 10
MERCOLEDÌ - 11 GIOVEDÌ
- 12 VENERDÌ
- 13 SABATO
- S. Lucia, vergine e martire 14
DOMENICA - QUINTA DI AVVENTO **************************************************************************************
QUESTA SETTIMANA verrà portata
l’acqua benedetta alle famiglie delle vie: ************************************************************************************** LA CURA DEL
SILENZIO Kierkegaard, il filosofo, ha scritto: "L'odierno stato del mondo, la vita intera è malata […]. Se fossi medico e qualcuno mi chiedesse consiglio, risponderei: crea il silenzio, porta l'uomo al silenzio". Già, perché sembra proprio che nel tempo presente il silenzio sia morto, e la cosa più sconvolgente è che nessuno sembra disperarsene o sentirne la mancanza. In particolare, sembra che abbiamo quasi paura del silenzio, lo evitiamo e comunque, in genere, abbiamo poca familiarità con esso. Al contrario siamo irresistibilmente attratti dal rumore, al punto che qualcuno ha affermato che l'identità della nostra civiltà è il rumore, che viviamo in una "civiltà del rumore". Perfino quando camminiamo per strada o prendiamo l'autobus si notano persone con infilati nelle orecchie gli auricolari per ascoltare un po' di musica, magari con il volume a palla; oppure durante un viaggio ci si affanna con il cellulare a chiamare qualcuno, non importa chi e perché, l'importante è "rompere" il silenzio, colmare il vuoto comunicativo che molto spesso ci circonda ed evitare di rimanere soli con i propri pensieri. Talvolta siamo così sopraffatti dal rumore da dimenticarci che "è nel silenzio che l'uomo trova se stesso". Ma se è vero che abbiamo bisogno di riappropriarci del silenzio come mezzo di riscoperta dell'essenziale, è anche vero che occorre un allenamento lungo e graduale per giungere ad acquisire una crescente familiarità con il silenzio e per imparare a proteggerlo dalle tante forme di inquinamento acustico che ne mettono costantemente a rischio l'esistenza. Occorre imparare a tacere e a far tacere il frastuono che ci circonda, abituandoci ad assaporare la bellezza del silenzio, non già come mezzo di fuga dal mondo, ma come ricerca di una strada per approdare a una dimensione contemplativa dell'esistenza. Sì, perché il problema è proprio questo: facciamo fatica a fare silenzio fuori e dentro di noi, perché abbiamo paura di stare in nostra compagnia e di dare ascolto a ciò che di più autentico c'è in noi. Abbiamo paura di guardarci dentro e di riscoprire noi stessi, sfruttando gli inevitabili silenzi che si affacciano nelle nostre giornate. E così affolliamo di rumori e di parole gridate e vuote di senso la nostra vita quotidiana per cercare di riempire il silenzio esteriore che tanto ci intimorisce e, al tempo stesso, nel disperato tentativo di coprire il silenzio dell'anima, il silenzio interiore che coincide con la capacità di astrarsi dal mondo esterno che penetra fin dentro di noi, per metterci alla ricerca di noi stessi e della nostra interiorità. Del resto, bisogna fare attenzione a non confondere il silenzio con il vuoto, con la mancanza di comunicazione, giacché "il silenzio è anche logos", nel senso che è colloquio con noi stessi da cui scaturisce l'autentica parola. Ma il silenzio è anche condizione ineludibile per metterci in ascolto di tutto ciò che ci circonda, per riuscire a cogliere tra i tanti rumori del mondo anche le flebili voci di chi non urla per imporsi alla nostra attenzione, restituendo senso e significato ad ogni singola parola. Molto spesso infatti le parole possono rivelarsi "insensate", semplici combinazioni di suoni che non ci dicono nulla; e allora nel silenzio possiamo trovare molte più risposte che non in mille parole, attingendo a una dimensione interiore di senso inesprimibile ed ineffabile. Ed ecco che può capitare di tanto in tanto di sperimentare una certa nostalgia di silenzio, un bisogno intimo e profondo del quale ci stupiamo noi per primi, per quanto poco siamo abituati a cercare il silenzio nella nostra quotidianità. Da qualche parte è stato scritto che "senza silenzio l'uomo è un folle che vaga per la strada senza sapere dove va e perché mai si muove".
************************************************************************************** PRESEPIO IN
FAMIGLIA **************************************************************************************
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