22 Novembre 2009 -
n° 126
23 LUNEDÌ
-
* 8:30 S. Messa (+ Valagussa
Angela - - fam. Pirovano Alessandro)
* 16:15
Catechesi 1^ e 2^ elementare
* 18:00
BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA: via Alpini numeri 2C, 2D e
10
* 21:00 Incontro Caritas in casa
parrocchiale
* 21:00 Prove del Coro in sala
Santa Rita
24 MARTEDÌ
- Beata Maria Anna Sala, vergine
* 8:30 S. Messa (+ Ferrario
Bambina e famiglia)
* 16:30
Catechesi 5^ elementare e 1^ media
* 18:00
BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA: via XXV Aprile numeri 6, 8 e
12
25
MERCOLEDÌ -
* 9:30 S. Messa (+ Assi Luigi -
- Agostoni Enrico e Fumagalli Maria)
* 16:30
Catechesi 3^ e 4^ elementare
* 17:45 Allenamenti di pallavolo
“under 12” presso la palestra delle scuole medie
* 18:00
BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA: via XXV Aprile numeri
dispari dal 5 al 47
* 20:45
Catechesi adolescenti
* 21:00 Prove del Coro in sala
Santa Rita
26 GIOVEDÌ
-
* 16:30 S. Messa nella cappella
dell'oratorio (+ Cereda Lorenzo, Giuseppe e fam. - -
fam. Pigatto)
* 18:00
BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA: via XXV Aprile numero 51
27 VENERDÌ -
* 8:30 S. Messa (+ fam. Colombo
e Ronchi - - fam. Dell’Orto Celeste)
* 17:45
Allenamenti di pallavolo “under 12” presso la palestra
delle scuole medie
* 18:00
Catechesi 2^ e 3^ media
* 21:00
calcio cat. OPEN: G.S. San Luigi C – G.S. Santa Maria
Hoè
28 SABATO
-
OGGI, a partire dalle ore 15:30,
verrà portata l’ACQUA BENEDETTA
alle famiglie di via
Verdi (numeri dispari dall'1 al 21; numeri pari dal 14
al 42)
* 15:00
pallavolo cat. UNDER 12: G.S. San Luigi – Sartirana
* 16:00
calcio cat. OPEN: G.S. San Luigi B – “Ruben” Paderno
d’Adda
* 16:30 SPORTELLO CARITAS presso
la casa parrocchiale
* 18:00 S. Messa domenicale
vigiliare (+ Riva Chiara e Proserpio Carlo - - vivi e
defunti del Villaggio San Carlo)
* 18:30
calcio cat. OPEN: G.S. San Luigi A – Bar “Il Glicine” S.
Maria Hoè
29
DOMENICA - TERZA DI AVVENTO
* 8:00 S. Messa (+ Valagussa
Stefano e Annamaria)
* 10:30 S. Messa (+ Longhi Péiera
- - defunti della Classe 1938 - - fam. Dante Pietro e
Maria
Pirovano Emidio,
Torazza Francesco, Ferrario Mario)
* 14:30 in oratorio: prove del
teatro di Natale
* 15:30 nella cappella
dell’oratorio: recita del Santo Rosario
+ 16:00
FILM: Up
* 18:00 S. Messa, presiede il
Vicario Episcopale: don Bruno Molinari
(Lavelli Angelo e
Albani Pierina - - Equador Isidro, Dorilla Emilio e
Maria Elisa)
+ 21:00
FILM: La custode di mia sorella
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Parlami, o Dio,
nel mio silenzio
SILENZIO ADORANTE
lunedì,
mercoledì, venerdì: dalle ore 6:30 alle ore 8:15 presso
la Cappella della CASA SAN PAOLO - via Vitt. Emanuele, 2
aperto a tutti, per quanto tempo vuoi
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dal 13 al
16 Maggio 2010
PELLEGRINAGGIO PARROCCHALE
ARS con LA SALETTE e
LIONE
giovedì 13 maggio:
Cernusco Lombardone, partenza in pullman per la Francia
raggiungendo Briançon.
Pranzo e nel
pomeriggio sosta al santuario di Notre Dame du Laus,
molto venerato fin dal XVII secolo.
In serata arrivo a Gap, cittadina situata nel Delfinato.
Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.
venerdì
14 maggio: Gap, La Salette, Lione.
Colazione. Da Gap
salita al santuario di Notre Dame de la Salette (m.
1770) eretto a ricordo delle apparizioni della Vergine
piangente nel 1846. Visita e pranzo. Nel pomeriggio
proseguimento per Lione, terza città della Francia sui
fiumi Rodano e Saona.
Sistemazione in albergo: cena e pernottamento.
sabato
15 maggio: Lione, Ars, Lione.
Mezza pensione in
albergo con pranzo in ristorante. Salita al santuario di
Notre Dame de la Fourvière che domina dall'alto la città
di Lione. Proseguimento per Ars, il villaggio nel quale
il Santo Curato d'Ars si dedicò all'evangelizzazione.
Sosta alla basilica e visita.
domenica
16 maggio: Lione, Annecy, Cernusco.
Colazione. Partenza
per Annecy. Breve visita della città sulle rive
dell'omonimo lago.
Visita alla chiesa di San Francesco e celebrazione della
Santa Messa.
Pranzo e nel pomeriggio partenza per il rientro in
Italia e arrivo in serata.
Quota di
partecipazione: € 440,00
Supplemento: camera
singola € 100,00
La quota comprende:
viaggio in pullman come da programma accompagnatore
alloggio in alberghi di 3 stelle
in camere a due letti con bagno o doccia. Vitto dal
pranzo del 1° giorno al pranzo del 4° giorno.
Visite ed escursioni come da programma.
Assistenza sanitaria, assicurazione bagaglio ed
annullamento viaggio Europ Assistance.
ISCRIZIONI: versando
la caparra di € 140,00
entro domenica 31 gennaio 2010
(in caso di mancata partecipazione è prevista la
restituzione dell’intera quota fino a due settimane
prima della partenza)
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in occasione del 30° di costituzione della
Compagnia Teatrale: i GIOVANI
domenica 29 novembre TUTTI coloro che hanno recitato,
anche
una volta sola, nel corso di questi anni SONO INVITATI
alla festa dell’anniversario
programma ore 10:30 Santa Messa
ore 12:30 pranzo (in sant’Agnese, iscrizione entro
giovedì al bar oratorio)
vorremmo raccomandare di portare tutto il materiale
(foto, testi, filmati...) che ricorda questi anni
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da
lunedì 23 novembre il PIAZZALE DELLA CHIESA resterà
chiuso alle auto per
sostituzione del selciato (lavori per circa due
settimane)
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LA
CONVERSIONE ALL’AMORE
Lettera da Vézelay
Noi impariamo da questa donna
l'importanza di quella parola dell'Apostolo:"Ma dove
sovrabbondò il peccato, ha sovrabbondato la grazia".
Anche tu, se desideri la grazia, accresci l'amore; versa
sul corpo di Gesù la fede nella risurrezione, il profumo
della Chiesa, la comune carità (Sant'Ambrogio,
Esposizione del Vangelo secondo Luca VI, 34. 29).
Il paesaggio dolce e incantato della Borgogna circonda
la "collina eterna" di Vézelay, suggestivo luogo di
partenza per il cammino di Santiago e capolavoro
dell'arte romanica posto a custodia delle reliquie di
Santa Maria Maddalena. Lasciata Lisieux e tornati nel
"cuore" della Francia, insieme ai pellegrini, ho voluto
risalire a piedi l'antica via acciottolata per
raggiungere la maestosa Basilica. Il cammino più
straordinario mi attendeva dopo la prima visita
all'impressionante edificio sacro quando, rivestiti i
paramenti nella sacrestia, la processione, girando
all'esterno, mi ha condotto nuovamente davanti al tempio
per entrarvi dal portale centrale. Sono così passato
dalla luce intensa del primo pomeriggio alla mistica
ombra del nartece; e poi, varcando lo strabiliante
portale della "missione degli apostoli", dallo splendore
misurato della navata romanica alla luce trasfigurata e
radiosa del coro gotico.
Dalle tenebre alla sua luce
meravigliosa
Questo commovente passaggio dalle
tenebre alla luce riflette la parabola della nostra
intera esistenza: un progressivo avvicinamento
all'altare, a Cristo, unica pietra angolare. Un cammino
che cambia il cuore, che rende noi stessi pietre vive,
meno individualisti e sempre più uomini e donne della
Chiesa, aggrappati alla roccia che è Dio, fedeli a
Pietro e agli apostoli, innestati gli uni agli altri
nell'unico edificio spirituale.
Ci sarà di grande giovamento in questo anno rileggere la
Prima lettera di san Pietro, laddove parla del
"sacerdozio santo" dei rinati in Cristo come frutto
gratuito ed efficace della misericordia di Dio. Siamo
"acquistati" dal sangue di Cristo e "chiamati" allo
splendore del suo Amore grazie alla sola e
sovrabbondante potenza del suo amore misericordioso. A
noi è chiesto, come alla Maddalena, unicamente - ma qui
c'è tutto! - di voltarci verso di lui, il crocifisso
Risorto. È la grazia della conversione.
La grazia della conversione
Siamo chiamati all'Amore, certo. Ma
solo davanti all'Amore, alla luce e nel fuoco dello
Spirito, possiamo conoscerci in verità e prendere
consapevolezza del peccato, delle mancanze d'amore e dei
"germi di morte" che sono in noi e avvelenano la nostra
vita. La vocazione all'Amore deve lottare ogni giorno
contro l'egoismo, quell'idolarria di sé che è origine di
tanti mali. L'esperienza di ciascuno può narrare delle
proprie resistenze e debolezze e infedeltà di fronte
all'assedio della Grazia del Signore.
Non c'è via per imparare ad amare che non passi
attraverso il sacrificio. E non c'è amore autentico che
non conosca la strada del perdono. Tutta la nostra vita
per essere salvata, redenta, pienamente conquistata
all'amore di Dio deve convertirsi, deve far entrare
nella carne e nel sangue del nostro vissuto quotidiano
la realtà dell'amore di Dio, che si fa presente con la
Parola e i Sacramenti. La nostra esistenza è chiamata a
diventare sempre più un esistenza pasquale, un vivere
non più per sé, ma per colui che ha dato se stesso per
noi: un immersione piena nella morte e risurrezione di
Gesù. "Perseverare" nel Vangelo significa iniziare ogni
giorno di nuovo a convertirsi: per questo la conversione
non è mai solo la grazia di un momento, ma dono e
compito di tutta una vita.
In questo Anno Sacerdotale si fa spontaneo l'invito a
riscoprire, da parte dei preti e dei fedeli, il
significato di grazia e la forza di umanità propri del
Sacramento della Riconciliazione .È un'energia
formidabile per la nostra vita spirituale, per il nostro
impegno pastorale e per il nostro servizio alla società.
L'esperienza sacramentale dell'amore misericordioso del
Padre ci fa veri, liberi, disponibili al perdono verso
gli altri, ci restituisce alla bellezza originaria della
nostra rinascita battesimale, ci arricchisce di una
gioia spirituale che non ha confronti. Nessuna
umiliazione per noi, ma solo la grande fortuna di lodare
Dio "ricco di misericordia" e di confessare che "eterna
è la sua misericordia".
Maria Maddalena
L'itinerario spirituale di Maria di
Màgdala, associata dalla tradizione alla peccatrice
perdonata, è uno splendido esempio di conversione e di
redenzione. La conversione chiede a questa donna di non
guardare più alla propria fragilità, di non lasciarsi
tarpare le ali dal peccato, ma di cercare senza sosta il
volto di Colui che perdona, di immergersi nel mistero
d'amore di Colui che è misericordia infinita. La
Maddalena sperimenta così la realtà della redenzione:
essere liberata dal male, voluta bene nella sua
debolezza, abbracciata e conquistata dall'amore di Dio.
La sua storia viene finalmente unificata da questo amore
e trova il suo centro: come la sposa del Cantico dei
Cantici, ella ormai in ogni cosa cerca Gesù, vuole
vederlo, abbracciarlo, tenerselo per sempre, amarlo in
pienezza. Solo l'amore dona occhi per vedere Colui che
sempre è con noi. La mattina di Pasqua Maria Maddalena
si reca al sepolcro: la vicenda del suo peccato e della
misericordia di Dio diventano allora miracolo di
risurrezione e di gioia.
Apostolorum apostola la chiama il grande teologo san
Tommaso d'Aquino: apostola degli apostoli. «Va' dai miei
fratelli», le comanda il Signore (Giovanni 20,17). C'è
forse immagine più bella della missione della Chiesa e
del cristiano che questo essere, per amore, trasparenza
luminosa del Risorto?
Una conversione pastorale
Ho l'impressione, nel sentire
talora qualche rimpianto per il passato e una certa
lamenrosità sul presente, che non abbiamo ancora fatto i
conti, fino in fondo, col tempo che stiamo vivendo e con
la grazia che il Signore - come in ogni tempo - anche
oggi con abbondanza vi riversa.
Oggi molti non si identificano più con l'esperienza
cristiana e tanti di coloro che si avvicinano a noi,
anche per chiedere i sacramenti, fanno fatica nella fede
e si sentono distanti dalla Chiesa. I ragazzi, che si
accostano alla parrocchia, vivono spesso una sorta di
analfabetismo religioso. E non pochi genitori, che li
accompagnano in oratorio per i sacramenti
dell'iniziazione cristiana, hanno scarsa consapevolezza
della loro responsabilità di primi educatori alla fede
dei propri figli.
Non stupiamoci. Come potrebbe essere diversamente, se
non hanno avuto modo di fare l'esperienza concreta e
reale della misericordia di Dio? Chiediamoci piuttosto
se le nostre comunità sono davvero luogo benedetto in
cui vivere la letizia di relazioni umane autentiche,
rese nuove dalla Pasqua di Cristo, dove respirare il
profumo della risurrezione, la fragranza dell'Amore che
perdona e risolleva. La fede oggi non è più questione di
costume o di tradizione: è scelta personale libera, è
conversione permanente, è esperienza di autentico
Amore.
La missione come trasparenza del
Risorto: la Chiesa della speranza e della gioia
La conversione pastorale a cui
siamo chiamati ci chiede di accogliere le persone così
come sono e non a partire dai nostri schemi o
dall'ideale di vita cristiana che siamo tentati di
aspettarci da loro. Penso spesso all'atteggiamento di
Gesù, negli incontri che i Vangeli ci descrivono, quando
riusciva a entrare nel cuore delle più diverse persone e
a porre un gesto o dire una parola capaci di provocare
la conversione. Impariamo anche noi a riconoscere in
ogni uomo e donna che bussa alla nostra porta una visita
del Signore, un invito e un "appello" della grazia di
Dio. Ma come fare?
Anzitutto dobbiamo coltivare in noi stessi un permanente
stato di conversione, di apertura alla misericordia di
Dio, di esistenza veramente pasquale. Sapremo allòra,
come accade a Maria Maddalena il mattino di Pasqua nel
giardino in cui è il sepolcro di Gesù, riconoscere nel
volto e nella voce dello sconosciuto che ci viene
incontro il volto e la voce del Risorto.
Il giardino della risurrezione: ecco un immagine
suggestiva per il cammino missionario delle nostre
comunità. Il primo passo per l'annuncio è custodire e
promuovere la qualità evangelica delle relazioni
personali nelle nostre comunità! Occorrono, sono certo,
molta pazienza e molto coraggio: per sperare e
attendere. Ma non c'è altra via.
Mi sembra prezioso vivere ogni occasione di incontro
durante la giornata, anche quello più funzionale, nello
stile dell'accoglienza cordiale, della gratuità sincera
e della gratitudine. Ogni momento è provvidenziale per
la testimonianza cristiana, per l'annuncio della Parola;
ogni terreno è suolo adatto per spargere con abbondanza
il seme del Regno.
Infine c'è una testimonianza di carità, un servizio di
delicatezza discreta e premurosa, da offrire a ogni
persona, specialmente a chi è nel bisogno, perché possa
uscire dalla solitudine e trovare sollievo per le
proprie ferite. In questa solidarietà umanissima e
concreta potrà efficacemente brillare qualcosa di quell'Amore
divino che ci raggiunge, ci trasforma e ci salva.
La missione per Maria Maddalena è un'urgenza del cuore,
che nasce da una vitale esperienza di conversione e
dall'incontro trasfigurante col Signore risorto: iì suo
correre per annunciare è leggero, iì suo volto è
radioso. Il mondo per lei non è più popolato da
estranei: è ormai un'immensa famiglia di "fratelli", di
fratelli amati dal Signore.
La conversione pastorale non ci
chiede forse di diventare una Chiesa della speranza e
della gioia?
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