27 settembre 2009 - n° 118
28 LUNEDÌ
- Beato Luigi Monza, sacerdote
* 8:30 S. Messa (+ defunti
della parrocchia)
* 21:00 Incontro Caritas in casa
parrocchiale
* 21:00 Prove del Coro in sala
Santa Rita
29 MARTEDÌ
- SS. Michele, Gabriele, Raffaele
arcangeli
* 8:30 S. Messa
* 21:00 Corso Fidanzati, in casa
parrocchiale
30
MERCOLEDÌ - S. Girolamo, sacerdote e
dottore della Chiesa
* 9:30 S. Messa (+ DellOrto
Edoardo e Frigerio Maria)
* 18:00
Allenamenti di pallavolo “under 12” presso la palestra
delle scuole medie
* 21:00 Prove del Coro in sala
Santa Rita
.
OTTOBRE
1 GIOVEDÌ
- S. Teresa di Gesù Bambino, vergine e dottore della
Chiesa
* 16:30 S. Messa nella cappella
dell’oratorio
* 21:00 S. Messa nella cappella
dell’oratorio, segue ADORAZIONE EUCARISTICA fino alle
ore 22:15
2 VENERDÌ
- SS. Angeli custodi
* 8:30 S. Messa
* 15:00 ADORAZIONE EUCARISTICA
nella cappella dell’oratorio, fino alle ore 15:30
segue CONFESSIONE per
gli adulti, fino alle 16:10
* 16:15 CONFESSIONE nella
cappella dell’oratorio, per ragazzi e adolescenti
* 18:00
Allenamenti di pallavolo “under 12” presso la palestra
delle scuole medie
* 21:00 CONFESSIONE nella
cappella dell’oratorio, per giovani e adulti
* 21:00 Corso Fidanzati, in casa
parrocchiale
3 SABATO
- Beato Luigi Talamoni, sacerdote
* 15:30
ritrovo in oratorio e partenza dei partecipanti alla
FIACCOLA 2009
destinazione:
SANTUARIO di SAN GIROLAMO EMILIANI
* 16:30
SPORTELLO CARITAS presso la casa parrocchiale
* 18:00
in oratorio: TRIPPA da asporto o al tavolo;
sotto un grande
tendone, protetto da ogni intemperia sarà possibile
cenare: salame cotto, salamelle, pizza,
patatine, affettati
vari....
* 18:00 S. Messa domenicale
vigiliare (+ Panzeri Giorgio - - defunti della Classe
1934 - -
padre Peppino
Maggioni - - Spada Anselmo, Davide e Ida)
* 20:30
in oratorio: FIACCOLA 2009....
* 21:00
bambini e ragazzi “SI RAPPRESENTANO...” l’anno di
Catechesi
4 DOMENICA
- VI DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI, IL PRECURSORE
FESTA DELL’ORATORIO
* 8:00 S. Messa (i.o. vivi e
defunti di una famiglia)
* 10:30 S. Messa nel cortile
dell’oratorio il pranzo della festa è aperto a tutti: è
necessario iscriversi entro giovedì
la S. Messa delle ore
18:00 OGGI è sospesa
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I
SEGNI DELLA FESTA
Sono numerosi gli appuntamenti che
si rincorrono durante questa settimana di festa: tutti
la rendono solenne e ricca di opportunità. La passione
per il nostro oratorio, visibilmente accasata presso il
cuore di un numero crescente di giovinetti, ora cerca
dimora anche nel cuore dei genitori e di tutti gli
adulti indistintamente.
Può essere coltivata - questa
passione - con una sapiente partecipazione agli eventi
che abbiamo di fronte, muovendoci tra le sollecitazioni
spirituali e le opportunità conviviali.
Per esempio: è molto importante
mettersi a tavola insieme, trasferendo in oratorio quel
rito quotidiano che, oltre la sua necessità, fa di un
insieme di persone una cordiale famiglia. Venire a
mangiare con i propri figli è un pò come lasciare aperta
la porta di casa e permettere a chi passa di trovare
posto con noi. Ne viene una famiglia “allargata”, dove
cresce naturalmente lo scambio di valori e di
preoccupazioni.
Un altro esempio (ed è già
l’ultimo): sabato sera arriva in oratorio la fiaccola,
proveniente dal Santuario di san Girolamo, luogo
significativo per i ragazzi dell’oratorio feriale, meta
di una storica, fortunata e affollata gita. L’estate è
appena trascorsa sotto lo sguardo benevolo e provvidente
di Dio; ma bisogna riconoscere che i nostri piccoli, i
loro animatori e alcuni adulti ce l’hanno messa tutta
per farla riuscire. Ecco allora l’augurio: un anno in
continuità ideale con le settimane di oratorio feriale,
carico del medesimo entusiasmo e della cura per i
piccoli. Ci vuole la preghiera attorno al fuoco che
arriverà sabato!
Insomma, comunque la si guardi,
questa settimana merita di essere vissuta.
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IL
MOTTO E IL LOGO DELL’ANNO ORATORIANO
C’è di più
Il logo è l'immagine evocativa che in, un
colpo d'occhio, illustra le linee e i temi dell'anno
oratoriano. Esso è costruito leggendo lo slogan
"C'è di più" alla luce del brano evangelico della
moltiplicazione dei pani presentato nel capitolo 6 di
Giovanni (6, 1-15).
La "grande folla" che segue Gesù
non è anonima (si vedono le sagome delle persone, in
verde): conosciamo il loro numero e sappiamo come
abbiano vissuto un momento forte di convivialità, grazie
alla cena non improvvisata ma inaspettata che il Signore
ha donato per loro.
In un angolo (a sinistra) appare la
figura del ragazzo che offre quel che ha per il bene di
tutti. Le sue mani e il suo volto sono orientati verso
il dono e verso le persone: è per loro che si fa avanti
per dare i suoi "cinque pani d'orzo e due pesci".
Quel ragazzo ha imparato che, dando
tutto, si riceve molto di più. Per sempre avrà avuto nel
cuore il pensiero che quel suo gesto è servito per
qualcosa di infinitamente ( il segno dell'infinito) più
grande e di inimmaginabile, e avrà capito che il dono di
quel che si ha può procurare una gioia abbondante se
passa dalle proprie mani alle mani di Gesù. Le mani si
dispongono nel gesto dell'offerta.
Il pane e il pesce insieme dicono
"c'è" e sono il segno dell'infinito. Il pane (segno
dell'Eucaristia) e il pesce (in greco "?÷èýò", acronimo
di "Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore") sono i segni
antichi che si rifanno a Gesù e alla sua presenza donata
per l'umanità.
Ogni strada, passando attraverso
Gesù e fermandosi a ricevere i suoi doni che sono
grazia , viene orientata verso la giusta direzione.
"Dio ha tanto amato il mondo da
dare il Figlio unigenito" (Giovanni 3, 15) è questo il
dono più grande che l'umanità poteva sperare anche se
non avrebbe potuto nemmeno immaginare. Per questo la
Croce è il "di più" di Dio: più di così cosa avrebbe
potuto fare? |