20 settembre 2009 - n° 117
21 LUNEDÌ
- S. Matteo, apostolo ed evangelista
* 8:30 S. Messa
* 16:15 Pre-Catechesi 1^ e 2^
elementare
* 21:00 Incontro Caritas in casa
parrocchiale
* 21:00 Prove del Coro in sala
Santa Rita
22 MARTEDÌ
-
* 8:30 S. Messa (+ Negri Wilma)
* 16:15 Pre-Catechesi 5^
elementare e 1^ media
23
MERCOLEDÌ - S. Pio da Petralcina,
sacerdote
* 9:30 S. Messa (+ Perego Maria
e Sorelle - - Buratti Giovanna)
* 16:15 Pre-Catechesi 3^ e 4^
elementare
* 18:00
Allenamenti di pallavolo “under 12” presso la palestra
delle scuole medie
* 20:45 Pre-Catechesi
adolescenti
24 GIOVEDÌ
- S. Tecla, vergine e martire
* 16:30 S. Messa nella cappella
dell'oratorio (+ fam. Cereda Giuseppe, Rosa, Anna e
Maria -
- suor Priscilla, Adele, Maria Brivio)
* 21:00 Prove del Coro in sala Santa Rita
25 VENERDÌ
- S. Anatalo e tutti i Santi Vescovi milanesi
* 8:30 S. Messa (+ Pozzoni
Ambrogio - - Cereda Luigi e Andrea)
* 18:00 Pre-Catechesi 2^ e 3^
media
* 18:00
Allenamenti di pallavolo “under 12” presso la palestra
delle scuole medie
26 SABATO
-
* 16:30
SPORTELLO CARITAS presso la casa parrocchiale
* 18:00 S. Messa domenicale
vigiliare (+ Comi Giancarlo - - Rocca Giuseppe -
- Cogliati Giuseppe e suor
Pieretta)
durante la
S. Messa: Panzeri Chiara Rosa
27
DOMENICA - V DOPO IL MARTIRIO DI SAN
GIOVANNI, IL PRECURSORE
* 8:00 S. Messa
* 10:30 S. Messa (+ padre
Giuseppe Maggioni)
* 15:15 S. Battesimo di Nova
Matteo
* 15:30 Recita del Santo Rosario
nella cappella dell’oratorio
* 18:00 S. Messa (+ Enrico, Luigi
e Rosa)
Oratorio
San Luigi
ci prepariamo alla
RAPPRESENTAZIONE TEATRALE che avrà luogo domenica 20
dicembre
sono iniziate le PROVE ogni domenica in oratorio alle
ore 15:30
informazioni e iscrizioni da: Rita, Marta, Ilaria,
Valeria, Veronica
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OGGI: GIORNATA PER IL SEMINARIO
NON TRASCURARE IL DONO CHE È IN TE
MESSAGGIO DELL'ARCIVESCOVO PER LA GIORNATA PER IL
SEMINARIO
Carissimi fedeli,
vi devo confidare che, mentre ascoltavo gli interventi
dei preti nelle Assemblee sinodali del Clero, pensavo:
"I miei preti hanno voglia di diventare santi, rifuggono
la mediocrità, non si arrendono alla gestione 'alla
meno peggio' dell'esistente, ma vogliono aprirsi ancora
di più al dono dello Spirito per essere veri discepoli
del Signore e autentici servi della Chiesa e di ogni
uomo". E avevo nel cuore una certezza: il desiderio dei
preti di essere santi e la loro testimonianza di
santificazione nel ministero sono la proposta più forte,
l'incoraggiamento più persuasivo, l'attrattiva più
affascinante per le vocazioni al ministero ordinato, al
sacerdozio ministeriale.
In questa Giornata per il Seminario, il nostro pensiero
si rivolge a tutti coloro che si stanno preparando al
sacerdozio per il bene della Chiesa. A loro vanno la
nostra stima e il nostro affetto per la coraggiosa
scelta che li vede uniti a Cristo quali suoi discepoli,
fedeli ad una chiamata singolare. Li vogliamo
ringraziare per questo e li affidiamo alla bontà del
Padre.
A loro e a tutti i chiamati rinnoviamo l'invito che con
tanta trepidazione e fiducia l'apostolo Paolo rivolge al
discepolo Timoteo: "Non trascurare il dono che è in te"
(1Tm 4,14), cioè il dono del ministero sacerdotale. E
ancora: sii buon ministro di Cristo Gesù, nutrito dalle
parole della fede (1 Tm 4,6). E' l'invito valido per
tutti i sacerdoti: si lascino guidare sempre dal Signore
Gesù, si mettano quotidianamente in ascolto delle sue
"parole di vita eterna", siano di esempio e di sostegno
a tutti coloro che incontrano nel loro ministero.
Rimanendo uniti a Cristo, che è il salvatore di tutti
gli uomini (1Tm 4,10), siano annunciatori di quella
speranza affidabile che li aiuta a non dimenticare mai
quanto hanno ricevuto con l'imposizione delle mani (1Tm.
4,14)…
Carissimi fedeli, l'urgenza missionaria e la gioia per
il dono di grazia ricevuto siano l'anima della nostra
preghiera a Dio perché non manchino mai alla sua Chiesa
e per il bene di tutta l'umanità le vocazioni
sacerdotali.
Preghiamo per tutti coloro che sono chiamati perché
rinnovino e confermino ogni giorno il loro "si" al
Signore: un "si" gioioso che sboccia dal cuore di uomini
generosi e tenaci, fedeli nel tenere lo sguardo fisso su
Gesù (cfr Eb 12,2) sempre, soprattutto nelle situazioni
più impegnative e faticose, senza paura ma con l'animo
colmo di speranza e di coraggio.
Nessuna comunità e nessun fedele possono sentirsi
estranei alla preghiera per le vocazioni. Vorrei …
ricordare ai nostri ragazzi, adolescenti e giovani che
proprio loro sono i primi protagonisti di una preghiera
che li tocca in un modo del tutto personale: è in
questione il senso più bello e più coinvolgente della
loro vita, quello voluto da Dio che, per realizzare il
suo progetto d'amore nella storia, "chiama" e "manda"
ciascuna persona, rendendola soggetto responsabile di
una vocazione e di una missione nel mondo.
Il Signore tutti ci benedica!
+ Dionigi card.
Tettamanzi Arcivescovo di Milano
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LE
SOPPRIMIAMO?
Una passeggiata per
le vie del nostro paese è motivo di ristoro e di
ossigenazione: siamo fortunati perché nell'insieme gli
spazi sono ancora vivibili.
Inoltre,
passeggiando, si ha l'occasione di sviluppare un po' di
meditazione. Basta guardare in modo non distratto i
numerosi segni religiosi che i nostri vecchi ci hanno
consegnato. Segni equamente distribuiti su tutto il
territorio, non solo fuori ma anche dentro le
abitazioni, come per esempio il piccolo rosone
riprodotto in questa pagina, che campeggia nell'atrio
del n° 20 di Piazza Vittoria.
Ma qualcosa non va
. Periodicamente qualcuno alza la voce e chiede che
questo o quello siano rimossi. Di certo molti di noi
ricordano la discussione infinita sul crocifisso in
classe. Discussione nella quale non intendo addentrarmi,
per limitarmi ora a porre una domanda: perché? Che
fastidio può dare a uno che non crede - o che vive
un'esperienza spirituale diversa - l'icona della Madonna
o di un santo o un crocifisso?
Le innumerevoli
frustrazioni che si maturano quotidianamente; la
coscienza di essere poca cosa in un mondo dove le
decisioni sembrano (e forse sono…) prese da altri senza
il mio parere; il vuoto di valori; il tramonto della
propria ideologia, condito magari da tante
insoddisfazioni famigliari spingono a combattere una
guerra di liberazione che non produce nessuna libertà.
Mentre
salvaguardiamo strade d'altri tempi, dove non possono
più passare nemmeno i pedoni; mentre con dubbio senso
artistico conserviamo case che non possono essere
abitate a lungo senza doversi trovare a combattere
umidità e muffa, proviamo a dare risalto a qualcosa che
ci parla in modo non perituro: e allora sarà più facile
guardare avanti con speranza.
dA |