7 LUNEDÌ
-
* 10:30 S. Messa e Funerale di
Mandelli Giuseppina
* 13:30 in oratorio:
ORATi riprende fino alle ore 17:30
cortile organizzato e
controllato spazio-gioco e, per chi desidera,
spazio-compiti (non è necessaria alcuna iscrizione)
8 MARTEDÌ
- Natività della Beata Vergine Maria
* 13:30 in oratorio:
ORATi riprende
* 21:00 S. Messa, nella cappella
dell’oratorio (+ fam. Frigerio)
9
MERCOLEDÌ -
* 9:30 S. Messa (+ Navello
Gemma - - - Gambino Francesco - - Viganò Angelina)
* 13:30 in oratorio:
ORATi riprende
* 18:00
Allenamenti di pallavolo “under 12” presso la palestra
delle scuole medie
* 20:45 Pre-Catechesi
adolescenti
10 GIOVEDÌ
- Beato Giovanni Mazzucconi, sacerdote e
martire
* 13:30 in oratorio:
ORATi riprende
* 16:30 S. Messa nella cappella dell'oratorio (+
Colombo Mattia - - Brivio Giovanni)
11 VENERDÌ
-
* 8:30 S. Messa
* 13:30 in oratorio:
ORATi riprende
12 SABATO
- Nome della Beata Vergine Maria
* 16:30
SPORTELLO CARITAS presso la casa parrocchiale
* 18:00 S. Messa domenicale
vigiliare (+ Valagussa Severino - - Panzeri Giacomo)
13
DOMENICA - III DOPO IL MARTIRIO DI SAN
GIOVANNI, IL PRECURSORE
* 8:00 S. Messa (i.o. vivi e
defunti di una famiglia)
* 10:30 S. Messa (+ fam. Maggioni
Enrico)
* 11:45 S. Matrimonio di Sala
Manuela con Lamari Francesco
* 15:15 S. Battesimo di Pedemonte
Sara
* 15:30 Recita del Santo Rosario
nella cappella dell’oratorio
* 18:00 S. Messa (+ Panzeri Mario
- - Bassanelli Gina)
***********************************************************************************************************
COME FAR AMARE LA SCUOLA
comprendere, aiutare
e motivare i figli
La verità è semplice e implacabile:
se un ragazzo va a scuola malvolentieri e vive la scuola
come una specie di condanna ai lavori forzati, c'è
qualcosa di sbagliato in lui o nei suoi genitori o nella
istituzione scolastica. O in tutti e tre. Apprendere per
l'essere umano equivale a vivere: è un'attività gioiosa
ed entusiasmante. Significa impadronirsi delle chiavi
della realtà, crescere, ingrandirsi. Dovrebbe essere la
risposta a un bisogno reale e quindi procurare una reale
soddisfazione. E invece è un'attività che gode di
cattiva reputazione. «Non ne ho più voglia!» per quanti
ragazzi è un grido di battaglia, una battaglia persa,
una serie di magnifiche possibilità buttate, ore
sprecate: la più bella fetta di vita affogata nella
noia. Non sentire gusto né piacere nell'apprendere è una
specie di delitto: quante belle intelligenze finiscono
così tra i rifiuti, quante si trascinano moribonde. Al
piacere di apprendere molti sostituiscono il piacere di
sapere: non è la stessa cosa. Non basta possedere le
ali, bisogna imparare a volare.
L'ostacolo più ingombrante sta
nella mente degli adulti. La famiglia non è innocente.
Il piacere di imparare dipende dall'eccellenza della
trasmissione di stimoli intellettuali e creativi a
partire dagli anni zero. Scuola e famiglia si stanno
facendo scavalcare da un insieme caotico di impulsi
elettronici, televisivi e ambientali consumati
automaticamente e che creano solo confusione. Un bambino
non può aver voglia di leggere i libri di scuola se i
suoi genitori accendono la televisione appena tornano
dal lavoro. La preparazione migliore per un buon anno
scolastico è una vera e profonda motivazione. Ma non si
motiva nessuno con prediche, minacce, insistenze,
ricatti affettivi, castighi o tentativi di corruzione.
Un vero motivatore deve tenere presenti almeno dieci
"chiavi di riuscita":
· La vita deve essere presentata come un dono di
cui si è responsabili. È il primo grande regalo del
cristianesimo: non si può vivere a casaccio.
· È importantissimo riscoprire il significato di
vocazione, che si trasforma in sentimento della propria
unicità e nella gioiosa scoperta di attitudini e
capacità. Per questo ogni bambino deve sentirsi "unico",
bisogna guardarsi dal fare paragoni o metterlo in
competizione con altri o ferire il suo amor proprio. Non
dimentichiamo mai che i piccoli hanno bisogno di essere
guardati, considerati, circondati di sicurezza affettiva
e di parole che li aiutino a inserirsi nell'umanità a
pieno titolo.
· La scoperta di essere un mix unico di qualità
porta a una convinzione: ciascuno di noi ha un compito,
una missione tutta sua, da scoprire e coltivare.
· Aiutare i ragazzi ad avere una "visione" del
futuro, a figurarsi una meta e rendersi conto che le ore
di scuola sono gradini che portano verso la
realizzazione concreta di un sogno.
· Deve esistere una coerenza tra l'universo della
famiglia e quello della scuola, perché le discipline
scolastiche non sembrino troppo astratte ed estranee
alla realtà. Far capire quanto "servono". È di somma
importanza evitare discorsi negativi sulla scuola e
sugli insegnanti. Ci pensano già fin troppo i mezzi di
comunicazioni a divulgare di una scuola allo sfascio,
fornendo alibi per il disimpegno a studenti e famiglie.
· Sapere chiaramente che le difficoltà scolastiche
generano sofferenza nei ragazzi. Si sentono rifiutati
dal sistema, mortificati nei confronti dei compagni,
avviliti per la delusione dei genitori. Occorre
intervenire con decisione sui punti deboli, accorgersi
subito delle difficoltà di concentrazione e
comprensione, della fatica a tenere il passo di compagni
e insegnanti.
· La motivazione è contagiosa. Insegnanti e genitori
appassionati trasmettono passione, entusiasmo e
curiosità per scoperte e interessi.
· Creare situazioni motivanti: novità e non
abitudine; possibilità di fare scelte; suscitare domande
e non fornire solo risposte; qualche realizzazione
concreta anche piccola, ma personale e adeguata all'età.
· Donare la forza necessaria per non scoraggiarsi.
I tempi scolastici sono lunghi e ai ragazzi sembrano
interminabili. Bisogna parlarne con onestà: lo scopo
della scuola non è il conseguimento di un titolo per
ottenere un posto di lavoro, ma l'opportunità di
impadronirsi del sapere e degli strumenti per divenire
adulti. Un po' come una pianta ha bisogno di acqua, di
terra e di sole per crescere e produrre frutti. Anche la
pazienza è una virtù da insegnare: consente di mettere
basi che resisteranno nel tempo.
· È indispensabile trasmettere il gusto dello
sforzo, che non è innato: si impara. Ogni apprendimento
necessita di sforzo e applicazione. Il bambino
incomincia inanellando grandi sforzi per camminare,
parlare, mantenersi pulito… e neanche se ne accorge,
perché la sua fatica è accompagnata da una soddisfazione
immediata. A scuola, la soddisfazione è lontana nel
tempo. I peggio piazzati sono i "principini", i bambini
abituati a ottenere sempre tutto e ad avere la
soddisfazione immediata dei loro desideri: per loro è
quasi impossibile sopportare lo sforzo e la fatica
della scuola. Il successo scolastico si costruisce
sempre in famiglia.
(Bruno Ferrero, sul BS).
***********************************************************************************************************
il prossimo 4
ottobre sarà la nostra FESTA dell’ ORATORIO per tutto il
mese di settembre
bambini e ragazzi, partecipando alle attività e agli
incontri di pre-catechesi si prepareranno a
vivere con gioia e grande consapevolezza la giornata che
chiama tutti - genitori compresi -
ad una straordinaria presenza
***********************************************************************************************************
il prossimo 11
ottobre sarà la nostra FESTA COMPATRONALE “MADONNA
DEL ROSARIO”
abbiamo iniziato la raccolta di oggetti di ogni genere
per allestire il BANCO DI BENEFICIENZA
è possibile consegnarli in casa parrocchiale o
direttamente in chiesa (lato sacristia) - GRAZIE!
***********************************************************************************************************
CORSO FIDANZATI
avrà inizio il prossimo 29 settembre presso la casa
parrocchiale - p.zza S. Giovanni, 3 -
per l’iscrizione: la coppia deve presentarsi per un
breve incontro con don Alfredo
|