per tutto il periodo invernale,
tutte le MESSE FERIALI
saranno celebrate nella CAPPELLA
dell’ORATORIO
26 LUNEDÌ -
Beata Enrichetta Alfieri, vergine
* 8:30 S.
Messa in oratorio (+ fam. Colombo e Ronchi)
* 16:30
Catechesi 1a e 2a elementare
* 17:30
Allenamenti di pallavolo “under 10” presso
la palestra della scuola elementare
* 18:00
BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA: via V. Emanuele,
Privata Stazione, Mazzini,Lanfritto, Rusca
* 21:00
Incontro Caritas in casa parrocchiale
* 21:00
Prove del Coro in sala Santa Rita
27 MARTEDÌ
-
* 8:30 S.
Messa in oratorio
* 16:30
Catechesi 5a elementare e 1a media
* 17:30
Allenamenti di pallavolo “under 14” presso
la palestra della scuola media
* 18:00
BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA: via Santa
Cecilia
28 MERCOLEDÌ
- S. Giovanni di Dio, religioso
* 9:30 S.
Messa in oratorio (+ Bolognini Giovanni e
Maggioni Luigia)
* 16:30
Catechesi 3a e 4a elementare
* 16:45
Allenamenti di pallavolo “under 12” presso
la palestra della scuola media
* 18:00
BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA: via S. Dionigi
(n° dispari), Puecher, Moscoretto, S.
Antonio
* 20:45
Catechesi adolescenti e 18enni
* 21:00 in
oratorio: Consiglio Pastorale
29 GIOVEDÌ
-
* 16:40 S.
Messa in oratorio (+ Pedrazzini Gianfranco,
Giuseppe e Carenzio Mario e Clelia - -
Fumagalli
Maria e Agostoni Enrico)
* 17:30
Allenamenti di pallavolo “under 14” presso
la palestra della scuola media
* 18:00
BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA: via Papa
Giovanni e Cantù
30 VENERDÌ
- S. Andrea, apostolo
* 8:30 S.
Messa in oratorio
* 16:30
Allenamenti di pallavolo “under 10” presso
la palestra della scuola elementare
* 17:00
Allenamenti di pallavolo “under 12” presso
la palestra della scuola media
* 18:00
Catechesi 2a e 3a media
* 18:00
BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA: via Europa e
Brianza
DICEMBRE
1
SABATO -
* 9:30
BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA: via Parini,
Valle, Villa
* 16:30
SPORTELLO CARITAS presso la casa
parrocchiale
* 17:00 S.
Confessioni, in chiesa
* 18:00 S.
Messa domenicale vigiliare (+ Cogliati
Mario, Ersilia esuor Pieretta - -
vivi e defunti della Classe 1939)
2 DOMENICA
- terza di Avvento
* 8:00 S.
Messa (+ Pirovano Antonio - - Iapelli
Rosalba, Mario e Isolina)
* 9:30 in
oratorio, a cura dell’Unità Pastorale:
ADOLESCENTI, ritiro di Avvento
* 10:30 S.
Messa (+ Taroni Gianni)
* 14:30 in
oratorio: prove per il teatro di Natale
* 15:30
nella cappella dell’oratorio: recita del
Rosario
* 16:00 FILM
- Gladiatori di Roma
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FEDE nel DIO
fatto UOMO
impegnarsi, ben sapendo che l'Emmanuele
cammina con noi.
Attesa e
speranza
Nel secolo
scorso Charles Péguy scriveva che la
speranza è una bambina da nulla, sempre
minacciata di morte. La speranza nella
Bibbia invece è legata all'attesa, e
l'attesa alla memoria.
Anche l'attesa
oggi non è vista in modo positivo. Nel mondo
economico, l'attesa è uno spreco, una
perdita di tempo; in quello filosofico,
l'attesa di Dio è quella stessa celebrata da
Beckett in "Aspettando Godot": una vana
prospettiva, che paralizza le attività,
dunque che non produce speranza ma che, al
contrario, rende amara la vita. Eppure
attende veramente solo chi spera.
La speranza
cristiana non è priva di fondamento, anzi è
il frutto di un attesa che si nutre degli
interventi di Dio nella storia, che pesca
costantemente nella memoria grata del popolo
verso il suo Dio, che rileggere con occhi
nuovi la propria vita, dove Dio elargisce la
sua benedizione.
Essere sgombri
da ogni ansia, questo è lo sperare a cui ci
educa l'avvento. Gesù è venuto, Gesù
tornerà, ma Gesù è anche presente oggi,
nella mia storia, purché io lo sappia
vedere, lo sappia attendere facendo memoria
di Lui nell'ascolto della parola, nella
frequentazione dei sacramenti e della
comunità in cui vive la memoria di Dio.
Il modello
principale di questo tempo è Maria.
Anticamente c'era la devozione di recitare
ogni giorno quaranta Ave Maria facendo
memoria degli ultimi quaranta giorni
dell'attesa di Gesù da parte di Maria. Oggi
questo tipo di devozione, basata sulla
preghiera vocale, può risultare - forse -
faticosa, quando non superflua; rimane però
essenziale ciò a cui essa mirava e cioè ad
unificare la propria vita e le proprie
attività attraverso un centro: la memoria
del Signore che, venuto, viene.
AVVENTO:
mistero di INCARNAZIONE
È difficile,
oggi, mettere a fuoco l'importanza
dell'avvento. Infatti il computo del tempo
conosce la frammentazione di molti inizi: il
capodanno, l'inizio dell'anno sociale,
l'anno scolastico e - anche - l'inizio della
celebrazione di misteri della nostra fede:
l'anno liturgico. Quest'ultimo, così
importante, non è avvertito come tale.
La poca
popolarità dell'avvento è giustificata dal
fatto che la sua formazione all'interno
della vita della Comunità cristiana è stata
lenta e tardiva rispetto alla Pasqua.
Tuttavia, sebbene la Pasqua resti il mistero
centrale, cardine della nostra fede, la
Chiesa ha avvertito la necessità di
associarle, come solida base, il mistero
dell'incarnazione, di cui l'avvento è
introduzione.
Colui che è
morto in croce per noi, Gesù, non è un
angelo o un semi Dio, ma un uomo,
l'uomo-Dio, Verbo del Padre e, nel contempo,
carne della nostra carne: l'avvento ci
prepara a comprendere ed accogliere questo
annuncio, e poi, ad arrivare alla Settimana
Santa dove si compie la morte di Gesù in
modo non apparente, ma reale.
Gli studiosi
ci dicono che l'iconografia cristiana ha
spesso associato mistero dell'incarnazione e
mistero pasquale. Nelle icone orientali
della natività, ad esempio, il divino
Bambino giace in una mangiatoia a forma di
sepolcro, mentre la Vergine veste i panni
scuri dell'Addolorata.
O ancora, in
occidente, nelle scene dell'annunciazione,
non di rado alle spalle della Vergine e
dell'Angelo, si intravede il monte Calvario
con le tre croci.
L'avvento
celebra "la pienezza del tempo", il momento
nel quale Dio si è fatto davvero vicino agli
uomini, e invita a fare memoria di questa
venuta di Dio nella storia. Venuta, non come
parola o promessa - come fu nel primo (o
antico) testamento - ma come Persona. Dio è
con noi, questa memoria è la nostra
speranza; in questa memoria vive e si
irrobustisce la nostra fede.
Avvento è
dunque un invito a sperare, a non fuggire
dalle responsabilità della storia
rifugiandosi in facili consolazioni, ma a
impegnarsi,
ben sapendo che l'Emmanuele cammina con noi.
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