20 LUNEDÌ -
* 8:00 Oratorio
Feriale:
q mattino: attività in casa (dalle ore 10:15
trasmette SanGiovanniRadio)
q pomeriggio: gioco
OGGI: è NECESSARIO provvedere subito
all’iscrizione per:
* la
gita di mercoledì 22: quota € 6:00
* la cena
in oratorio di giovedì 23: non c’è nulla da pagare; è
necessaria l’iscrizione
* la
piscina di venerdì 24: quota € 4,50
* 8:30 S. Messa (+
fam. Maggioni Enrico)
21 MARTEDÌ
- San Luigi Gonzaga, patrono del nostro oratorio
*
8:00 Oratorio Feriale:
q mattino: attività in casa (dalle ore 10:15
trasmette SanGiovanniRadio)
q pomeriggio: gioco
* 8:30 S. Messa (+
Perego Maria e sorelle)
* 19:00 SL&S'A PALIO DEI
RIONI 2011, corsa coi cerchi
circuito
di gara: piazza della Vittoria, via Lecco, cortile
dell’oratorio
al
termine, in oratorio: corsa coi sacchi
per tutta
la serata sarà possibile cenare in oratorio: salamelle,
patatine, affettati, insalate fresche
* 21:15 in oratorio:
incontro per i genitori dei bimbi che partecipano al
CAMPEGGIO ELEMENTARI
nell’arco
della serata sarà possibile per i campeggiatori di tutte
le età saldare le quote
* 22:15 nel cortile
dell’oratorio: preghiera e ... "buonanotte di don Bosco"
22 MERCOLEDÌ -
*
8:00 Oratorio Feriale: gita a San Pietro al Monte
q OCCORRE INDOSSARE LA MAGLIETTA CON IL LOGO
q ore 9:15 - partenza dall'oratorio in
pullman ... pranzo al sacco (portare ki wai e felpa)
q salita a piedi fino al santuario,
gioco,...
q ore 18:00 - rientro previsto
* 9:30 S. Messa (+
Mattavelli Maria, suor Lucia e Achille)
23 GIOVEDÌ
- Solennità del Corpo e Sangue di Gesù
*
8:00 Oratorio Feriale:
q mattino: attività in casa (dalle ore 10:15
trasmette SanGiovanniRadio)
q pomeriggio: gioco, poi alle ore 16:40
Santa Messa in cappella
* 19:00 cena in oratorio
per bambini e ragazzi dell’OR. FER.
riso
freddo, salamelle, wuster, patatine - partecipazione
gratuita, iscrizione obbligatoria
* 20:30 PROCESSIONE
EUCARISTICA
ritrovo
in oratorio; si percorre via Lecco (direzione semaforo);
si attraversa via Spluga
si
percorrono via Verdi, Pensiero, Sala, Manzoni, Verdi,
Pergolesi con ingresso al condominio
24 VENERDÌ
- Natività di san Giovanni Battista - FESTA PATRONALE
*
8:00 Oratorio Feriale:
q mattino: attività in casa; alle ore 9:30
visita alla chiesa parrocchiale
(dalle ore 10:15 trasmette
SanGiovanniRadio)
q pomeriggio: piscina > ore 14:15 - partenza
a piedi > obbligo (della piscina) di cuffia e ciabatte
pulite > ore 17:00 rientro a piedi
* 8:30 S. Messa (+
defunti della Comunità Parrocchiale)
* 21:00 in oratorio:
SL&S'A PALIO DEI RIONI 2011, volley, calcio numerato,
tiro alla fune
al
termine: premiazioni per il miglior rione
25 SABATO
-
* 17:00 in sant’Agnese:
SL&S'A bocce 2011, intrattenimento e aperitivo
* 17:00 S. Confessioni,
in chiesa
* 18:00 S. Messa
domenicale vigiliare (Giacomo, Gianna, Giuseppe,
Giuseppina e Vittorio - -+ fam, Magni e Caseri)
26
DOMENICA - SECONDA DI PENTECOSTE
* 8:00 S. Messa
* 10:30 S. Messa solenne
(+ Longhi Piera e fam.)
* 16:00 in chiesa:
VESPERO e BENEDIZIONE
* 17:00 in sant’Agnese:
SL&S'A bocce 2011, fasi finali; in serata: premiazioni
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Suor
Enrichetta, beata!
Maria Angela Domenica Alfieri,
detta semplicemente Maria, nasce a Borgo Vercelli,
piccolo paese poco distante da Vercelli il 23 febbraio
1891. Cresce buona, dolce, pia e volenterosa, collabora
in Parrocchia per annunciare la Parola di Dio. Sente
sbocciare in sè la vocazione di servire unicamente e con
tutte le sue forze Dio, e perciò, il 20 dicembre 1911,
entra tra le Suore della Carità di S. Giovanna Antida
Thouret, nel grande Monastero "S. Margherita" di
Vercelli, prendendo il nome di Enrichetta.
Dopo aver studiato a Novara, insegna in un asilo
infantile di Vercelli, fino a quando, nel 1917, si
ammala del terribile morbo di Pott. Il viaggio a Lourdes
non ottiene la guarigione, ma, il 25 febbraio 1923 nel
Monastero di Vercelli, per intercessione di Maria
Immacolata, guarisce completamente. Il 24 maggio 1923 è
inviata al carcere di S. Vittore a Milano. In
quell'ambiente, le Suore della Carità, hanno il compito
di assistere, soccorrere e incoraggiare le detenute,
oltre che a dare un conforto spirituale.
Suor Enrichetta svolge così bene e
con immenso amore questo compito, che le detenute la
cercano in ogni momento e fanno a gara per stare più
tempo possibile con lei. Si merita il titolo di "Mamma e
Angelo di San Vittore". Intanto scoppia la guerra, e con
lei, anche la persecuzione contro gli Ebrei. Il carcere
di S. Vittore diventa la sede delle SS, i Tedeschi
portano lì gli Ebrei in attesa del trasferimento nei
campi di sterminio. In questo doloroso frangente, Suor
Enrichetta si adopera in modo ancora più straordinario
per ridonare la dignità agli Ebrei, così duramente
provati. Una detenuta Ebrea che deve consegnare un
biglietto ai fratelli dicendo loro di scappare, viene
aiutata da Suor Enrichetta, che però viene scovata con
il messaggio. Viene arrestata, e passa alcune settimane
in una cella buia e senza alcun servizio nei sotterranei
della prigione. La cella diventa pellegrinaggio di laici
e religiosi che vogliono confortarla, ma ancora una
volta è lei che conforta glia altri. Viene liberata per
essere fucilata, ma è salva per interessamento del
Cardinale di Milano, il beato Mons. Ildefonso Schuster
che scrive a Mussolini. Viene allora trasferita nella
casa Provinciale di Brescia, dove scrive le "Memorie",
il diario di prigionia.
È richiamata a San Vittore, dove
continua il suo apostolato illuminando e riscaldando con
l'amore di Dio l'universo di umanità da lei incontrato.
La mamma di S. Vittore muore il 23 novembre 1951. Nel
1995, dopo l'inizio del processo di beatificazione
aperto dal Card. Martini, la sua salma, viene traslata
dal cimitero di Borgo Vercelli, all'Istituto delle Suore
della Carità in via Caravaggio 10, a Milano.
Verrà beatificata a
Milano il 26 giugno 2011, domenica prossima.
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"Il suo spirito
di carità si manifestò in modo particolare negli ultimi
anni della seconda guerra mondiale,
quando i
tedeschi presero la direzione del carcere".
«Così
suor Enrichetta mi ha ridonato la vita»
Il racconto di Stefania Copelli, miracolata attraverso
l'intercessione dell'“Angelo di San Vittore” quando, a
18 anni, impegnata nella ginnastica a livello nazionale,
le era stato diagnosticato un tumore devastante...
Stefania Copelli è miracolata attraverso l'intercessione
di suor Enrichetta Alfieri. Stefania, nata il 29 luglio
1975, coniugata con Marco, è madre di due figli: Anna di
9 anni e Davide di 3 anni. Lavora a Gorgonzola presso
l'Istituto Maria Immacolata gestito dalle Suore della
Carità. Oggi Stefania ha 36 anni, ma il miracolo risale
alla sua adolescenza, nel 1993, quando aveva solo 18
anni ed era impegnata nella ginnastica a livello
nazionale. Ecco l'intervista a Stefania:
Può descrivere la malattia riscontrata in
giovanissima età?
Ero una ragazza di 18 anni quando nel novembre '93
avvertii i primi malesseri all'addome. Poiché praticavo
ginnastica sportiva a livello nazionale si pensava a uno
stiramento, che rientrava tra gli infortuni ordinari per
chi pratica questa disciplina sportiva. Poi i dolori
diventarono insopportabili e venni ricoverata al
Policlinico di Zingonia, dove capirono subito che non si
trattava di stiramento, ma di tumore. Il 22 dicembre
venni operata. Durante l'intervento i medici poterono
fare solo delle micro-biopsie, perché capirono subito
che ero inoperabile. Dall'analisi fatta, la diagnosi era
quella di un tumore a cellule indifferenziate. Anche la
chemioterapia era ad alto rischio. A metà gennaio '94 i
medici appurarono la gravità della malattia, che rese
necessaria la mia continua ospedalizzazione, perché in
casa l'assistenza era ingestibile. I medici mi avevano
dato pochi giorni di vita. Mia zia suora spronava i
medici nel loro lavoro, mentre lei pregava con
l'obiettivo di trovare una cura adeguata. Verso la fine
di gennaio feci una chemioterapia per tre giorni in
fusione continua, nella quale si azzerarono tutti i
valori. Ero ricoverata in una camera di terapia
intensiva, dove trascorsi un periodo di cui non ricordo
nulla. I medici dicono che in alcuni momenti ero
presente, ma non ho ricordi se non a sprazzi.
Quando cominciò ad avvertire che il male stava
inspiegabilmente regredendo?
L'11 febbraio 1994 fecero la prima Tac di controllo,
dalla quale risultò che il tumore si era ridotto del
70%. Il primario di Zingonia, quando lesse i risultati
della Tac, esclamò: «È un miracolo». Poi continuai i
cicli di chemioterapia. A metà aprile diedi l'esame per
la patente, a giugno l'esame di maturità scolastica con
un buon punteggio. Devo confessare che all'inizio della
malattia non ero pienamente cosciente della gravità del
male. Non escludo che, data la giovanissima età,
psicologicamente ho reagito con un pizzico di
incoscienza.
In quale circostanza ha incontrato la figura di suor
Enrichetta Alfieri?
In un certo senso l'ho incontrata dopo la
guarigione, che oggi possiamo chiamare miracolo. Ho una
zia suora della congregazione delle Suore della Carità
di Santa Giovanna Antida Thouret. Durante il periodo
della malattia la zia suora, insieme alle consorelle,
alla comunità del paese, agli amici e ai parenti, ha
pregato fervorosamente per la mia guarigione
rivolgendosi a suor Enrichetta. Tramite suor Maria
Guglielma, la zia riuscì ad avere un'immaginetta che era
stata messa a contatto con il corpo di suor Enrichetta.
Immaginetta che è stata posata sul mio addome, dove il
dolore si era acutizzato. In seguito mi hanno raccontato
come i medici, ogni volta che mi visitavano, spostavano
l'immagine di suor Enrichetta per rimetterla a fine
visita. L'immagine era stata avvolta in una busta
trasparente perché, per motivi di igiene, ero in una
stanza di terapia intensiva dove potevano entrare solo
oggetti sterilizzati. Dopo il miracolo incominciai a
pregare suor Enrichetta.
È cambiata la sua vita?
Vengo da una famiglia credente che ha sempre avuto
una vita di fede nella comunità parrocchiale comune a
tante altre. Sotto questo profilo la mia vita non è
cambiata tanto, perché la fede è sempre stata la bussola
nella nostra vita. Mentre è cambiata nei confronti
proprio di suor Enrichetta. Ho sempre vissuto il
rapporto con lei come se fosse di famiglia. Dal miracolo
l'ho sempre avvertita vicino. Nelle tappe fondamentali
della mia vita sono sempre venuta a pregare sulla sua
tomba: prima del matrimonio e nei giorni precedenti il
parto di Anna e Davide. Mio marito Marco non era
presente al tempo del miracolo: per lui il racconto
della mia storia è stato un po' difficile, come con
altre persone a cui le circostanze mi portavano a
parlare del mio miracolo. C'è sempre il timore di non
essere capita, compresa. Personalmente non ho mai avuto
problemi nel raccontare la mia storia. Ho sempre
sostenuto che suor Enrichetta ha avuto una parte
importante nella mia guarigione, anzi nel mio miracolo.
La nostra vita è cambiata in meglio. Abbiamo un'amica in
più.
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i
superiori del seminario del PIME di Monza hanno
destinato alla nostra
Comunità un nuovo seminarista: Joseph (lo conosceremo!)
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FESTA
PATRONALE
si apre una settimana ad alta
INTENSITÀ COMUNITARIA:
per rendercene conto basta
far scorrere il calendario di queste pagine:
non sono solo i più piccoli
ad esserne interessati.
Si uniscono alla festa due
capisaldi: san Luigi e san Giovanni Battista.
Al centro Gesù: favoriti
dalla coincidenza sarà la processione eucaristica
di giovedì a dettare il ritmo
della preghiera: con il fondamentale contributo di TUTTI
!
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