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PARROCCHIA SAN GIOVANNI BATTISTA

sacerdoti:

don Alfredo Maggioni, piazza san Giovanni 3   -   039 990 2682

don Gaudenzio Santambrogio, via Lecco 43   -   039 990 7043


  aPPUNTAMENTI
        
della comunità
    dal  8 al 14 Ottobre
             
info@oratoriosanluigi.org      

 8 LUNEDÌ -
            *          8:00     S. Messa (+ sacerdoti defunti)
            *          16:15   Catechesi  1^ e 2^ elementare
            *          18:00   S. Messa
            *          21:00   Prove del Coro in aula Santa Rita
            *          21:00   Incontro Caritas in casa parrocchiale

 9 MARTEDÌ -
            *          8:00     S. Messa (+ Dell’Orto Gaetano e Fumagalli Antonio)
            *          16:15   Catechesi  5^ elementare e 1^ media
            *          18:00   S. Messa
            *          18:30   Allenamenti calcio C.S.I. in oratorio

10 MERCOLEDÌ -
            *          8:00     S. Messa
            *          16:15   Catechesi  3^ e 4^ elementare
            *          18:00   S. Messa (+ Ratti Policarpo e Sofia Viscardi)
            *          18:00   Allenamenti pallavolo nella palestra della scuola media
            *          21:00   Prove del Coro in aula Santa Rita
            *          21:00   Catechesi  adolescenti

 11 GIOVEDÌ - Beato Giovanni XXIII
            *           8:00    S. Messa
            *          16:30   S. Messa nella cappella dell'oratorio (+ Panzeri Alessandro e famiglia)
            *          18:30   Allenamenti calcio C.S.I. In oratorio
            *          21.00   in chiesa, ci prepariamo alla festa compatronale
                                   Adorazione Eucaristica e Catechesi per tutti gli adulti
            *          21:00   Catechesi  giovani a Osnago 

12 VENERDI - S. Edvige, religiosa
            *          8:00     S. Messa (+ Tentori Gabriella)
            *          18:00   S. Messa (+ Redaelli Romano)
            *          18:00   Catechesi  2^ e 3^ media 

13 SABATO - S. Margherita Maria Alacoque, vergine
            *          8:00     S. Messa
            *          18:00   S. Messa festiva (+ Maggioni Ferdinando e Cogliati Onorina - - -  Pirovano Luigi)
            *          21:00   nel salone cine-teatro SAN LUIGI, a dieci anni dalla sua scomparsa:
                                   “Madre Teresa, la matita fra le Sue dita”
                                    Musical sulla vita della santa:
                                    un appassionato canto d'Amore

                                  
                              ingresso libero

 14 DOMENICA - XXVII DEL TEMPO ORDINARIO
                                   festa compatronale MADONNA DEL ROSARIO

            *          8:00     S. Messa (+ Valagussa Giuseppina e famiglia)
            *          10:30   S. Messa (+ Cogliati Angelo e Luigia)
                                   Professione di Fede degli adolescenti di 1^ superiore
            *          12:15   pranzo comunitario in sant’Agnese,
                                   è necessario iscriversi in oratorio o in parrocchia entro giovedì
            *          15:30   in chiesa: Vespero, cui farà seguito la PROCESSIONE
                                   con la statua della Madonna
                                   percorso: via Lecco, percorso interno all’oratorio San Luigi, via Pirovano, pecorso interno per
                                   giungere in piazza Vittoria, via Lecco, ingresso in chiesa
            *          16:30   bambini e ragazzi in oratorio: pomeriggio a sorpresa
            *          18:00   S. Messa (+ per tutti gli Alpini di Cernusco) 
 

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  LA PESCA DI BENEFICIENZA nella ex-biblioteca un’occasione così non ti capiterà più!
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Commissione liturgica martedi ore 21:00
 

CINEMA-ORATORIO riprende la programmazione  della stagione per i piccoli: una visione divertente e
perché no?  in compagnia dei genitori          (guarda la programmazione nella sezione cinema)

 

 


Genitori
OCCASIONI DA NON PERDERE

"C'è qualcosa di peggio nella vita del non essere riusciti: è il non aver mai provato".

Il cortile del nostro oratorio in questi giorni è tutto un fiorire di colori… sintetici, ma vivaci. E noi che li guardiamo ci auguriamo che conseguano presto lo scopo: quello di essere a servizio della voglia di stare insieme e di giocare. Con qualche comprensibile ritardo, ma presto finiranno i lavori; quelle passate sono state settimane non facili, con gli spazi limitati e con la sofferta decisione di spostare la festa dell'oratorio in sant'Agnese.
Ma non siamo stati con le mani in mano. Abbiamo avviato il nuovo anno con le pre-catechesi, incontri vivaci orientati a favorire la ripresa della vita comune tra i più piccoli e tra gli adolescenti; e insieme occasioni per preparare la festa di inizio anno, cui ora siamo arrivati.
Così possiamo considerare compiuto il primo tratto del nuovo anno e - prima di consegnarlo alla memoria - riconsideriamo alcuni momenti significativi, che certamente verranno riproposti.
Mi riferisco alle così dette "convivenze con cena" proposte a tutte le età. Nello stesso giorno della catechesi bambini e ragazzi sono invitati a rimanere in oratorio, possono organizzarsi per lo studio personale o a gruppi, dedicarsi al gioco e mangiare insieme, prima di concludere la giornata con la preghiera con i loro genitori, che nel frattempo si sono dedicati alla riflessione su qualche argomento che si fa urgente per l'occasione.
Il primo appuntamento di convivenza è ormai alle spalle: come è andata? Chi non lo sapeva (sic!), chi ha portato a casa il figlio per farlo studiare, chi per farlo riposare… ma nel complesso gli incontri sono stati vissuti con intensità. Qualcuno ha perso l'occasione, forse colto di sorpresa dalla proposta, forse per errore di valutazione… Eppure è stato un inizio interessante.
Ci saranno altre proposte, altre occasioni: a ciascuna famiglia l'onere di accogliere o rifiutare.
Vorrei concludere sottolineando la forza e la verità dell'adagio, posto in apertura a queste righe. Lo spirito dell'oratorio è quello di non arrendersi mai, in gioco ci sono valori planetari.
Osare, provare, insomma aprirsi a nuovi modi di convivenza: forse ci darà ancor più soddisfazione!

Buon lavoro a coloro che hanno scelto di collaborare e buon anno oratoriano a tutti.

Don Alfredo    

 

                la parola del nostro Cardinale Dionigi per la Festa dell’Oratorio

Carissimi,

                  buona Festa dell'Oratorio! 

Come sempre all'inizio di un nuovo anno pastorale, vi raggiungo per rivolgervi un augurio dal profondo del cuore: è un augurio che, muovendo dall'Oratorio, vuole coinvolgere l'intera comunità parrocchiale e ciascuna delle sue famiglie.
La nostra Diocesi ha iniziato la seconda tappa del cammino pastorale su "L'amore di Dio è in mezzo a noi". Sono certo che anche gli Oratori dedicheranno grande cura ed entusiasmo per sviluppare il dinamismo missionario indicato a tutti con il titolo: "Famiglia comunica la tua fede". 

Con speranza e fiducia verso ogni famiglia che incontriamo in Oratorio 

Nelle mie ricorrenti visite agli Oratori rimango colpito dalla presenza spesso numerosa di tutti i membri delle famiglie. Fermandomi a salutare uno per uno, vedo che ci sono bambini e genitori, ragazzi e adolescenti, giovani e nonni… Tutti sono di casa all'Oratorio! So bene che quelli sono momenti speciali e che non avviene sempre così nelle attività oratoriane normali. Ciò non toglie però che la comunione tra le generazioni che l'Oratorio riesce a rappresentare è davvero una grande consolazione che mi fa pensare con gioia: veramente l'amore di Dio è in mezzo a noi! 

Ogni famiglia è segno dell'amore di Dio.

Lo è oltre ogni situazione problematica e prima di ogni suo possibile giudizio. Dove le persone vivono creando legami improntati al vero amore reciproco e gratuito, anche se bisognoso di crescita, di educazione e di purificazione, lì troviamo sempre una traccia luminosa di Dio, il cui amore "è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato" (Romani 5,5). È con questa gioiosa certezza che invito tutti i responsabili e gli operatori degli Oratori a guardare con grande speranza e a vivere con operosa fiducia ogni relazione con le famiglie che incontrano nelle diverse occasioni dell'anno oratoriano.   

L'Oratorio ridona luce e coraggio per trasmettere la fede in famiglia 

Le famiglie saranno rincuorate dallo sguardo fiducioso che le comunità cristiane sapranno loro rivolgere e si sentiranno sostenute e spronate a vivere meglio  o a riscoprire  la loro insostituibile missione di trasmettere la fede alle nuove generazioni. Sì, facciamo percepire ad ogni famiglia che è possibile e bello, anche se non sempre facile, impegnarsi a comunicare il senso di Dio e il gusto della vita.
Nell'attuale contesto di indebolimento o di perdita della fede cristiana, di ritorno al paganesimo e di indifferenza religiosa è proprio all'interno di ogni famiglia, tra le mura domestiche, che può e deve riprendere vigore il primo annuncio della fede. L'Oratorio, con le sue molteplici iniziative, i suoi percorsi formativi ed educativi e le sue ricche relazioni interpersonali, può aiutare sia i genitori che i ragazzi e gli adolescenti a farsi eco vivente gli uni per gli altri di "quel grande sì che in Gesù Cristo Dio ha detto all'uomo e alla sua vita, all'amore umano, alla nostra libertà e alla nostra intelligenza" (Benedetto XVI, Discorso al Convegno ecclesiale di Verona, 19 ottobre 2006).
La vita dell'Oratorio può rappresentare per ogni famiglia una singolare "superficie riflettente": mentre i vari membri della famiglia sono coinvolti in qualcuna delle attività oratoriane, ricevono di riflesso un impulso di fiducia a vivere bene all'interno del proprio nucleo familiare e a maturare maggiore consapevolezza e scioltezza nel comunicare con gioia agli altri la "buona notizia" dell'amore di Dio che abita nelle nostre case e chiede di essere riconosciuto, accolto, vissuto e testimoniato. Nessuno è escluso da questa missione che lega in modo particolare l'Oratorio e le famiglie: nonni e nipoti, genitori e figli, fratelli e zii… tutti hanno un dono da "trafficare" in Oratorio e tutti hanno una "frequenza" sulla quale possono trasmettere le "onde" misteriose e profonde della fede.   

DIMMI PERCHÉ:

comunicare la fede tra domande e risposte 

Questo compito, arduo sì ma affascinante, sarà realizzato con vera responsabilità se gli educatori vivranno tutte le situazioni proprie dell'Oratorio come opportunità, spesso nuove e inedite, di annuncio del Vangelo, prestando particolare attenzione alle domande che le persone, piccoli e grandi, portano con sé, talvolta inespresse e in attesa di risposte esistenziali, che scaturiscono dall'esperienza della vita e che le danno autentico significato.
La comunicazione della fede che l'Oratorio può sostenere sarà ancora più efficace se saprà suscitare domande nel cuore e nella coscienza di chi partecipa alle sue iniziative. Gli interrogativi sul senso della vita, sulla verità e sull'amore, le domande di rispetto, di attenzione umana e di solidarietà, la ricerca della comunione fraterna e della gioia, sono "luoghi" più o meno espliciti di autentica trasmissione della fede perché contengono  forse ancora chiuso come in un guscio  il grande sì di Dio all'uomo e dell'uomo a Dio.
Dimmi perché  lo slogan che la Fom consegna agli Oratori come traduzione simbolica del Percorso pastorale diocesano di quest'anno  vuole significare, con la vivacità istruttiva del logo e delle iniziative che l'accompagnano, l'intreccio delle domande e delle risposte che piccoli e grandi possono ricevere e donare, in famiglia, nella stupenda avventura di comunicare la fede, nel vivo di relazioni personali affettive intense e autentiche e nella continua accoglienza della Parola che "fa nuove tutte le cose" (Apocalisse 21,5).

Carissimi, continuo con voi e come voi a confidare, prima che in ogni altra cosa, nella grazia di Dio. È il dono del Signore che ci fa pienamente sicuri, sereni e gioiosi nel compito educativo della trasmissione della fede, nella continua "alleanza" tra l'Oratorio e le famiglie.

Su voi e su tutte le famiglie che incontrerete quest'anno invoco di cuore la benedizione di Gesù risorto e vivo, speranza del mondo.   

Il vostro Arcivescovo    Dionigi card. Tettamanzi