dal 27 Febbraio  al 4 Marzo 2012
26  Febbraio 2012 n° 220


L’ABBRACCIO DI GESÙ AL MONDO "dalla sua pienezza abbiamo ricevuto grazia su grazia"
CAPPELLINA DELLA CASA SAN PAOLO
momenti personali di deserto - giorni e orari lunedì - mercoledì - venerdì: dalle ore 6:30 alle 8:15 - APERTA  A  TUTTI

27 LUNEDÌ -
            *          8:30     S. Messa (ogni mattino, preceduta dalle lodi) nella cappella dell’oratorio
            *          16:30   Catechesi  1a e 2a elementare
            *          16:30   Allenamenti di pallavolo “under 12” presso la palestra  della scuola elementare
            *          17:00   Allenamenti di pallavolo “under 14” presso la palestra della scuola media
            *          21:00   Incontro Caritas in casa parrocchiale 

28 MARTEDÌ -
            *          8:30     S. Messa nella cappella dell’oratorio (+ sacerdoti defunti)
            *          16:30   Catechesi  5a elementare e 1a media
            *          18:00   Allenamenti di pallavolo “under 10” presso la palestra della scuola elementare
            *          21:00   nella cappella dell’oratorio e presso le case: VIA CRUCIS con il CARDINALE, collegamento con il Duomo di Milano:                                    videoproiezione su maxi-schermo; prima tappa: LA CONDANNA

 29 MERCOLEDÌ -
            *          9:30     S. Messa nella cappella dell’oratorio:   da questa settimana, per
                                   tutta la Quaresima, questa celebrazione avrà luogo in oratorio
            *          16:30   Catechesi  3a e 4a elementare
            *          20:45   Catechesi  adolescenti e 18enni
            *          21:00   Prove del Coro in sala Santa Rita 

MARZO 

1 GIOVEDÌ -
            *          16:40   S. Messa nella cappella dell'oratorio (+ Cereda Cesare, Adele e Antonio)
            *          17:45   Allenamenti di pallavolo “under 14” presso la palestra della scuola media
            *          18:00   Allenamenti di pallavolo “under 10” presso la palestra della scuola elementare
            *          21:00   Consiglio Pastorale Parrocchiale, in oratorio 

2 VENERDÌ -  in spirito penitenziale e in ricordo dei patimenti di Gesù, invitiamo OGGI al DIGIUNO
                                              (dal 18° al 59° anno) e all’ASTINENZA dalle carni (dal 14° anno)
            *          15:00   Via Crucis nella cappella dell’oratorio
            *          16:30   Via Crucis nella cappella dell’oratorio: invitiamo bambini, ragazzi, adolescenti
            *          17:45   Allenamenti di pallavolo “under 12” presso la palestra della scuola elementare
            *          18:00   Catechesi  2a e 3a media 

3 SABATO -
            *          16:30   SPORTELLO CARITAS presso la casa parrocchiale
            *          17:00   S. Confessioni, in chiesa
            *          18:00   S. Messa domenicale vigiliare (+ Maggioni Gerolamo e defunti della Classe 1928 - - Bonfanti Felice) 

4 DOMENICA - SECONDA DI QUARESIMA
                        Nelle domeniche di Quaresima, nelle chiese di rito Ambrosiano, è possibile acquistare
                        l'indulgenza plenaria recitando devotamente la preghiera "Eccomi o mio amato e buon
                       Gesù" davanti all'immagine del Crocifisso, dopo essersi comunicati
                                   GIORNATA di RITIRO per la 5a ELEMENTARE (vedi finestra in ultima  pagina)
            *          8:00     S. Messa (+ fam. Biffi e Brambilla - - Panzeri Giorgio - - Perego Carla)
            *          10:30   S. Messa
            *          14:30   in oratorio: prove per il teatro di giugno
            *          15:30   nella cappella dell’oratorio: QUARESIMALE, vespero e meditazione

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dalle parole del PAPA
Fratelli e sorelle, 

            la Quaresima - percorso segnato dalla preghiera e dalla condivisione, dal silenzio e dal digiuno - ci offre ancora una volta l'opportunità di riflettere sul cuore della vita cristiana: la carità.
            Leggiamo nella Lettera agli Ebrei: «con cuore sincero nella pienezza della fede... prestiamo attenzione gli uni agli altri per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone» (10,22-24). L'autore della lettera agli Ebrei aggiunge anche che per sostenere questa condotta evangelica è importante partecipare agli incontri liturgici e di preghiera della comunità.  

Prestare attenzione 

L'invito a «fare attenzione» è formulato con il verbo greco katanoein, che significa osservare bene, essere attenti, guardare con consapevolezza, accorgersi di una realtà. Lo troviamo nel Vangelo, quando Gesù invita i discepoli a «osservare» gli uccelli del cielo, che pur senza affannarsi sono oggetto della sollecita e premurosa Provvidenza divina, e a «rendersi conto» della trave che c'è nel proprio occhio prima di guardare alla pagliuzza nell'occhio del fratello. Lo troviamo anche in un altro passo della stessa Lettera agli Ebrei, come invito a «prestare attenzione a Gesù» (3,1), l'apostolo e sommo sacerdote della nostra fede.

Quindi, il verbo che apre la nostra esortazione invita a fissare lo sguardo sull'altro, prima di tutto su Gesù, e ad essere attenti gli uni verso gli altri, a non mostrarsi estranei, indifferenti alla sorte dei fratelli. Spesso, invece, prevale l'atteggiamento contrario: l'indifferenza, il disinteresse, che nascono dall'egoismo, mascherato da una parvenza di rispetto per la «sfera privata».

L'attenzione all'altro comporta desiderare per lui o per lei il bene, sotto tutti gli aspetti: fisico, morale e spirituale. La cultura contemporanea sembra aver smarrito il senso del bene e del male, mentre occorre ribadire con forza che il bene esiste e vince, perché Dio è «buono e fa il bene» (Sal 119,68).

Il «prestare attenzione» al fratello comprende altresì la premura per il suo bene spirituale. E qui desidero richiamare un aspetto della vita cristiana che mi pare caduto in oblio: la correzione fraterna in vista della salvezza eterna. Oggi, in generale, si è assai sensibili al discorso della cura e della carità per il bene fisico e materiale degli altri, ma si tace quasi del tutto sulla responsabilità spirituale verso i fratelli. «Rimprovera il saggio ed egli ti sarà grato. Dà consigli al saggio e diventerà ancora più saggio; istruisci il giusto ed egli aumenterà il sapere» (Pr 9,8s).

 Gli uni agli altri

 I discepoli del Signore, uniti a Cristo mediante l'Eucaristia, vivono in una comunione che li lega gli uni agli altri come membra di un solo corpo. Ciò significa che l'altro mi appartiene, la sua vita, la sua salvezza riguardano la mia vita e la mia salvezza. Tocchiamo qui un elemento molto profondo della comunione: la nostra esistenza è correlata con quella degli altri, sia nel bene che nel male; sia il peccato, sia le opere di amore hanno anche una dimensione sociale.

Nella Chiesa, corpo mistico di Cristo, si verifica tale reciprocità: la comunità non cessa di fare penitenza e di invocare perdono per i peccati dei suoi figli, ma si rallegra anche di continuo e con giubilo per le testimonianze di virtù e di carità che in essa si dispiegano. «Le varie membra abbiano cura le une delle altre» (1Cor 12,25).

 Per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone 

Questa espressione della Lettera agli Ebrei (10,24) ci spinge a considerare la chiamata universale alla santità, il cammino costante nella vita spirituale, ad aspirare ai carismi più grandi e a una carità sempre più alta e più feconda. L'attenzione reciproca ha come scopo il mutuo spronarsi ad un amore effettivo sempre maggiore, «come la luce dell'alba, che aumenta lo splendore fino al meriggio». Il tempo che ci è dato nella nostra vita è prezioso per scoprire e compiere le opere di bene, nell'amore di Dio.

Purtroppo è sempre presente la tentazione della tiepidezza, del soffocare lo Spirito, del rifiuto di «trafficare i talenti» che ci sono donati per il bene nostro e altrui. I maestri spirituali ricordano che nella vita di fede chi non avanza retrocede.

Cari fratelli e sorelle, accogliamo l'invito sempre attuale a tendere alla «misura alta della vita cristiana». La sapienza della Chiesa nel riconoscere e proclamare la beatitudine e la santità di taluni cristiani esemplari, ha come scopo anche di suscitare il desiderio di imitarne le virtù. San Paolo esorta: «gareggiate nello stimarvi a vicenda».

Con l'augurio di una santa e feconda Quaresima, vi affido all'intercessione della Beata Vergine Maria e di cuore imparto a tutti la Benedizione Apostolica. 

                                                                                  Benedetto XVI, papa

 

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A tutti coloro che per responsabile scelta personale e per dono di Dio, portano questo titolo:

Genitori,

mi rivolgo a tutti voi, a chi ha figli piccoli, a chi ha ancora figli in casa, a chi è tentato dal prendere le distanze dai figli che ormai fanno quello che vogliono, a chi si sente  un pò trascurato dai figli cresciuti e a chi è contento dei figli che ha.

All’inizio di questa Quaresima vorrei suggerirvi una semplice parola: santità, anzi solo quel tratto di questa, che vi riguarda da vicino . Non fatevi impressionare dalla sua altisonanza, non è difficile da comprendere e neppure da raggiungere. Piuttosto è scomodo ricordarla, perché essa segna il confine tra l’uomo grande agli occhi del mondo e il figlio cresciuto bene: il genitore ha il potere di tracciare nel cuore della sua creatura questo confine.

Il primo viene pesato a chili: quanto riesce a fare, quanto è (è stato) bravo a scuola; quanto si parla di lui, quanto guadagna,...; per il secondo occorre una bilancia di precisione: è il suo spessore interiore, la sua sensibilità, la profondità del suo cuore che vengono curati con dispendio.

Il primo è l’orgoglio del genitore che lo ha anche accompagnato a tutti gli incontri di calcio, alle esibizioni di danza, alle feste in discoteca, ...; il secondo è la fatica del genitore che gli ricorda che deve aiutare in casa, che deve salutare e chiedere per favore anche se lui - il figlio - è stanco... È la clamorosa differenza tra il fare le cose con lui (si può dire sottilmente: il "farsi" con lui... ...) e l’essere accanto a lui (dalla sua parte, senza confondere i ruoli).

E alla fine, sempre il primo  offrirà al genitore un ricovero dorato con i suoi soldi (se sarà un buon investimento...); il secondo seguirà col suo sorriso, lamenterà il peso, ma - forse o certamente - non si tirerà indietro.

Questi non sono due stili educativi diversi, ma due tensioni dello stesso genitore; ed ecco la santità: una battaglia gioiosa per un quotidiano buono, onesto, capace di dare il giusto valore al tempo della vita; una battaglia combattuta per il figlio che cresce e per quello già cresciuto, perchè l’influsso della forza educante del genitore nel trasmettere il bene non finisce mai.                                   dA

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in oratorio è stata distribuita la "carta Q" che accompagna i ragazzi nel cammino di quaresima:

soprattutto i genitori dei piccoli devono prenderne visione per rendere facile e fruttuoso il suo uso!

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 GIORNATA DI RITIRO
per la 5a elementare:
domenica 4 marzo dalle ore 10:15 alle ore 17:30 in sant’Agnese,
compreso pranzo: pasta asciutta offerta dall’oratorio, poi “fai da te”
ore 16:00 incontro genitori

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poi nelle prossime domeniche:
per la 3a elem.: domenica 11 marzo

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per la 1a media: domenica 18 marzo

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per la 4a elem.: domenica 25 marzo

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"a furor di popolo" (tutto da interpretare, ah,aahhh...)
sta ripartendo il grande concorso sul sito:

www.oratoriosanluigi.org

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procurati una lattina e DOPO AVERLA LAVATA e fatta asciugare bene, ritaglia e incolla questa FASCETTA.
Poi crea in un posto
BEN VISIBILE
in casa tua:
L’ANGOLO DELLA CARITÀ
Consegnerai la LATTINA in chiesa, durante la S. Messa di domenica 1 aprile

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 GRUPPI DI ASCOLTO CHI CI OSPITA:

Consonni Antonello - via Pensiero 5

Pirovano Angelo - via Pergolesi 11

Guzzon Angelo - via Donatori 2

Ravasio Maria - via S. Marco 2E

Casa San Paolo - via Vitt. Emanuele 2

Oratorio San Luigi - via Lecco 43

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IL VENERDÌ
Lungi dall’essere un qualsiasi giornaletto dalle pretese pruriginose, il venerdì in Quaresima è un giorno-cardine.
A tutte le famiglie, oltre agli ordinari appuntamenti in calendario proponiamo: la preghiera serale in famiglia
(ove ci sono bambini e ragazzi verrà fornito un piccolo strumento di sostegno); il digiuno digitale, cioè la privazione
- per l’intera giornata - della tivù e - se non richiesto per ragioni lavorative - di facebook e simili, per una "liberazione"
degli occhi e del cuore; la carità operosa che muove, anche in tempo di crisi, verso gli altri:
i nostri passi quest’anno saranno nella direzione dell’ospedale Monfortano di Balaka
dal quale ci giunge l’appello per sostenere l’alimentazione dei ricoverati.
Di tutto questo riparleremo. Buon inizio.