dal 4 al 10 Ottobre 2010
3 Ottobre 2010 n° 1
60

   

4 LUNEDÌ - S. Francesco d’Assisi, patrono d’Italia
            *          8:30     S. Messa
            *          16:30   Catechesi  1^ e 2^ elementare
            *          21:00   Incontro Caritas in casa parrocchiale
            *          21:00   Prove del Coro in sala Santa Rita 

5 MARTEDÌ -
                                   OGGI il Gruppo Ecologico raccoglie CARTA
            *          8:30     S. Messa (+ Gargantini Vittorina e Enrico)
            *          16:30   Catechesi  5^ elementare e 1^ media
            *         18:00    Allenamenti di pallavolo “under 10” presso la palestra delle scuole elementari
            *          21:00   Corso fidanzati in sala Santa Rita (casa parrocchiale) 

6 MERCOLEDÌ - S. Bruno, sacerdote
                                   OGGI il Gruppo Ecologico raccoglie ROTTAME
            *          9:30     S. Messa (+)
            *          16:30   Catechesi  3^ e 4^ elementare
            *         18:00    Allenamenti di pallavolo “under 12” presso la palestra delle scuole medie
            *          20:45   Catechesi  adolescenti
            *          21:00   Prove del Coro in sala Santa Rita 

7 GIOVEDÌ - Beata Maria Vergine del Rosario
            *          16:40   S. Messa nella cappella dell'oratorio
            *         18:00    Allenamenti di pallavolo “under 10” presso la palestra delle scuole elementari
            *          20.30   in via Verdi 4 bis: ROSARIO e BENEDIZIONE con la reliquia della Beata Vergine Maria

 8 VENERDÌ -
            *          8:30     S. Messa (+ Dell’Orto Gaetano e Fumagalli Antonia)
            *          11:00   S. Matrimonio di Sironi Francesca con Guarna Simone
             *         18:00   Allenamenti di pallavolo “under 12” presso la palestra delle scuole medie
            *          18:00   Catechesi  2^ e 3^ media
            *          20.30   in via Verdi 4 bis: ROSARIO e BENEDIZIONE con la reliquia della Beata Vergine Maria  

9 SABATO -
            *          14:30   TORNEO DI CALCIO: partecipano due squadre del G.S. San Luigi, una mista di giovani del
                                   territorio e  tre squadre interforze (vigili del fuoco, giornalisti...)
            *          16:00   TORNEO DI PALLAVOLO: triangolare mini volley CSI Under 12 (Cernusco, Robbiate, Merate)
            *          16:30   SPORTELLO CARITAS presso la casa parrocchiale
            *          18:00   S. Messa domenicale vigiliare (+ Maggioni Ferdinando e Cogliati Onorina - -
                                   suor Priscilla e Maria Adele Brivio)
            *          19:00   Grigliata,... salamelle,... patatine...
            *          20.30   in via Verdi 4 bis: ROSARIO, OFFERTA DEI DESIDERI e BENEDIZIONE....
                                   invitiamo alla presenza le famiglie al completo; POI:
                                   segue in oratorio: SL&S’A fest - musica&sport; premiazioni tornei e concorsi
            *          21:45   Concerto, rigorosamente dal vivo: Teo e le Veline Grasse         

10 DOMENICA - SESTA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI BATTISTA
                                   FESTA COMPATRONALE “MADONNA DEL ROSARIO”
            *          8:00     S. Messa (+ pozzoni Rosetta e Cogliati Luigi)
            *          10:00   TORNEO DI BOCCE, in Sant’Agnese: “lui e lei”, sedici  coppie
                                   il torneo si protrarrà anche dopo la processione
            *          10:30   S. Messa (+ Cogliati Angelo e Luigia)
                                   20° di sacerdozio di don Giovanni Sangalli
            *          12:15   pranzo comunitario in oratorio (sotto il tendone!), è necessario iscriversi al bar oratorio entro giovedì
            *          16:00   partendo da via Verdi 4 bis: PROCESSIONE, si percorrono: via Verdi, si attraversa via Spluga,
                                   via Lecco,  via S. Ambrogio, ingresso in SANT’AGNESE: BENEDIZIONE POI:
                                   premiazione del concorso: “Un clic per l’estate”: UN’ESTATE, UN ISTANTE
                                   PESCA DI BENEFICIENZA 

 

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Don Giovanni Sangalli

DOMENICA 10 OTTOBRE

festeggeremo insieme il suo

20° anno di sacerdozio:

rendiamo grazie a Dio

 Carissimi,

innanzitutto ringrazio perché nonostante la mia "latitanza" mi avete invitato a venire il 10 Ottobre per la Festa della Madonna del Rosario e per ricordare il 20° del mio Sacerdozio.

Come giustamente mi ha fatto notare il solerte Parroco don Alfredo, non tutti mi conoscono e quindi è bene che mi presenti un po'.

Mi chiamo don Giovanni Sangalli e sono nato ad Usmate-Velate il 25.09.1963 e dopo la perdita della mamma nell'Agosto del 1976 mi sono trasferito a Cernusco Lombardone in Casa Parrocchiale del compianto don Angelo Gironi e da mia zia Gilda Ronchi, che ora si trova al "Frisia" a Merate e che mi segue nel mio ministero Sacerdotale attraverso la sua sofferenza e la preghiera. Entrato in Seminario a Seveso nel 1978 ho percorso il cammino seminaristico andando poi a Venegono e come assistente al Collegio "De Filippi" ad Arona, per concludere le Superiori a Milano. Ho fatto i due anni di Teologia a Saronno e poi sono andato in Diocesi di Alessandria dove sono stato Ordinato Sacerdote il 23 Giugno 1990. Dopo quattro anni di Vice Parroco a San Baudolino, un quartiere di periferia di Alessandria con diverse situazioni di disagio (tossicodipendenza, povertà, carcerati...), sono stato mandato Parroco a Portanova, un bel paesino di campagna con circa 280 abitanti. Nel frattempo avevo l'incarico di seguire in Diocesi il Settore tossicodipendenza e le varie situazioni di disagio. Proprio per questo ho assunto l'incarico di responsabile del servizio per le Migrazioni e dal 1998 al 2003 sono stato Cappellano della Casa Circondariale di Alessandria. Avendo aperto nel 2002 una Casa Famiglia per il Recupero di Ragazze schiavizzate con l'Associazione Papa Giovanni XXIII di cui sono membro, ho anche formato un'unità di strada per aiutare le ragazze a costruirsi un futuro e per questo ho dovuto lasciare il Carcere. Nel frattempo il Vescovo mi ha affidato con un altro Sacerdote altre due Parrocchie che abbiamo condiviso fino al 2008. Nominato Cappellano della Casa di Reclusione San Michele nel 2007 ho tenuto l'incarico fino a Luglio 2010.

Ora sono Parroco di Castelspina e Portanova, due belle realtà che insieme fanno circa 700 abitanti; continuo a seguire l'Associazione Papa Giovanni XXIII e posso ben dire di sentirmi realizzato.

In questi 20 anni ci sono stati momenti in cui veramente è difficile dire agli altri quanto il Signore ti segue nel cammino ed ancora più la gioia che senti dentro anche quando non si è capiti per alcune scelte forti che si fanno.

Ho compreso come la Madonna è una Madre sempre premurosa, che non ti lascia solo, non ti fa mancare il vino per rallegrarti il cammino. Nel suo piano provvidenziale Dio mi ha posto sul cammino delle belle figure che mi hanno fatto amare Maria: a cominciare da mia mamma Maria che ogni giorno mi portava alla "Grotta di Lourdes" in fondo alla via dove abitavo, per la recita del Rosario, come anche don Angelo e la zia Gilda. Ecco perché volentieri ho accettato l'invito: non tanto e solo per il 20°, ma soprattutto per ringraziare Maria che mi ha sostenuto in questi anni di Sacerdote, dicendomi dove devo volgere il mio sguardo: verso Suo Figlio Gesù. Inoltre mi ha indicato anche a chi devo prestare il mio servizio: a tutti coloro che il Signore pone sul mio cammino e l'obiettivo a cui devo arrivare: la santità! Cammino arduo a cui tutti siamo chiamati per godere della felicità eterna.

Quando sono diventato Sacerdote, nel momento forte della "prostrazione" ho chiesto tre cose al Signore, ma non so se quella "forte" mi verrà concessa, Io mi abbandono a Lui e mentre ancora esprimo il mio più sincero "Grazie" - come si suol dire - non vedo l'ora di essere li per dire ai bambini, ai giovani, agli adulti la bellezza di aver scelto una vita per Cristo con un sorriso che non finisce più e, perché no, con lacrime di gioia. Agli anziani mi appello alla loro saggezza perché facciano sapere la grandezza di una vita carica di valori umani e spirituali e agli ammalati chiedo una preghiera perché nella loro sofferenza mi sostengano nel mio ministero sacerdotale: io offro a loro la benedizione del Signore.

Ovviamente un "grazie" di cuore a don Alfredo e a chi ha avuto la finezza di invitarmi, anche se da parecchio non mi faccio vedere. Può essere un inizio per altri momenti insieme? Me lo auguro. 

                                                                                              Don Giovanni Sangalli

Portanova, 21.09.2010

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Messaggio per la Festa di Apertura degli Oratori 2010

Carissimi,

            riprendono in queste settimane in tutta la nostra Diocesi le diverse attività degli Oratori, a partire dall'ormai tradizionale Festa di Apertura. Come Vescovo, pensando con trepidazione e speranza ai tanti sforzi e alla grande passione educativa di cui sono ricche le nostre comunità cristiane, mi sento preso da una profonda ammirazione e mi trovo pieno di spirituale consolazione.

            È davvero consolante sapere che la nostra Chiesa è tuttora capace di parlare alle nuove generazioni e continua con le sue migliori energie a prendersi cura di moltissimi bambini, ragazzi, adolescenti e giovani: li sente amici, li ascolta, dialoga con loro, li aiuta a plasmare la loro "umanità" secondo quella di Gesù, introducendoli ad una preghiera più vera e sostenendoli nella ricerca, forse difficile ma certamente appassionante, della loro vocazione e missione.

            Quello rivolto ai giovani è, tra i diversi ambiti della cura pastorale, certamente uno dei più urgenti, complessi e difficili. Eppure questa cura non perde il suo fascino in chi la vive e s'impone come un'opera altamente qualificata, capace di dire a tutti noi  più di tante altre realtà  la fede e la speranza di una Chiesa che sa farsi entusiasticamente missionaria trovando sempre nuove strade e nuovi linguaggi.

            Di tutto questo lavoro educativo, senza citare nessuno tante sono le figure e le attività dei nostri Oratori, vorrei tutti ringraziare. E a tutti vorrei dire di nuovo la mia gioia per il tanto bene compiuto e insieme assicurare la mia preghiera per coloro che in vario modo collaborano a far sì che i nostri Oratori diventino luoghi autentici di educazione cristiana.

 L'intuizione educativa di san Carlo Borromeo

L'anno pastorale che stiamo iniziando sarà dedicato, nel quarto Centenario della sua Canonizzazione (1610-2010), alla figura e all'opera di san Carlo Borromeo, compatrono della nostra Diocesi.

L'azione pastorale di san Carlo per una Chiesa pienamente fedele a Cristo Signore e al suo Vangelo si è rivolta a tutti gli ambiti della vita ecclesiale e sociale, ma in un modo particolarmente significativo alle nuove generazioni, venendo loro incontro con l'istituzione delle Scuole della Dottrina Cristiana, che si possono considerare come la prima esperienza del futuro Oratorio ambrosiano.

Chiediamo al Signore che la memoria di san Carlo, del suo amore a Gesù crocifisso e della sua eroica carità verso la Chiesa e la società  una  carità straordinariamente ricca di passione educativa  incoraggi e sostenga i nostri sforzi per il rinnovamento degli Oratori tra la fedeltà all'intuizione originaria e la risposta alle esigenze di oggi. In questo lavoro saremo aiutati dalla Chiesa italiana, che dedica il prossimo decennio pastorale alla "sfida educativa", nella consapevolezza che l'educazione è la questione centrale della trasmissione della fede cristiana e della stessa esistenza umana.

L'anno pastorale che inizia è un'occasione preziosa per ricordare e raccontare la storia dei nostri Oratori, non solo per non disperdere il loro prezioso patrimonio educativo, ma anche per ritrovare nuovo slancio e forte impulso per il futuro.

 Santi come Lui è santo:  l'Oratorio, strada verso la santità

La memoria gioiosa e grata di una grande figura di santità non può esaurirsi in se stessa, ma deve spalancare nuovi orizzonti per la vita di ciascuno. Da sempre la Chiesa, nel cammino della sua storia, gode della compagnia dei santi, amici invisibili ma realmente presenti, come ci ricorda la Lettera agli Ebrei: circondati da un gran numero di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede.

L'esperienza dell'Oratorio lungo i secoli è stata accompagnata dalla presenza di numerose figure di santità, spesso molto diverse tra loro. Ciascuna è stata il riflesso luminoso e concreto di un particolare aspetto dell'infinito e unico amore di Dio nostro Padre, come avviene per le diverse sfumature dell'arcobaleno che si irradiano da un'unica luce. Senza mai dimenticare che ogni autentica santità scaturisce dal grande "sì" dell'amore gratuito di Dio per noi, al quale noi rispondiamo con il "sì" della nostra libertà. Siamo chiamati ad essere santi. Sì, santi per vocazione! Come dice il Signore: Siate santi perché io sono santo (Levitico 11,44).

Anche la storia dei nostri Oratori ambrosiani è costellata di esempi luminosi di santità: la dedizione intelligente, appassionata e silenziosa di tantissime persone, i loro gesti quotidiani di amore sono stati, per tanti fratelli, una testimonianza affascinante della vicinanza ad ogni persona della paternità amorosa di Dio.

Non solo dunque è ancora possibile essere santi. Lo è ancora, proprio a partire dall'esperienza dell'Oratorio! Di più, la stessa storia ci dice che l'Oratorio è stato di fatto per molti una "strada verso la santità". Essa infatti non consiste nel fare grandi cose, ma nel fare piccole cose con grande amore. Se la santità, dunque, ci può apparire come qualcosa di impossibile o di troppo lontano, ricordiamoci che tanti percorrendo la nostra stessa strada hanno realizzato il grande "sogno" di Dio su di loro e ci invitano a fare altrettanto.

 Anche tu così: partecipare alla compassione amorevole di Dio

             L'icona evangelica, dalla quale raccogliamo l'invito alla santità come partecipazione alla compassione amorevole di Dio per tutti gli uomini, è quella del buon samaritano (Luca 10,25-37). Essa presenta non una generica forma di assistenzialismo, ma un "prendersi cura" che risponde a tutti i bisogni dell'uomo, da quelli più immediati e comuni a quelli più profondi e nascosti.

            I nostri Oratori sono chiamati a diventare delle vere "locande ospitali" alle quali Gesù, il vero e grande "buon samaritano", affida la cura di molti fratelli. Proprio così immagino i nostri Oratori: locande di passaggio dove si incontrano le vicende umane di altri che camminano sulla stessa nostra strada, ma soprattutto dove si gusta l'amore di Dio che ci raggiunge attraverso l'esperienza concreta di una comunità che educa, accompagna, incoraggia  e consola.

L'intercessione di Maria, madre dell'educazione, e l'esempio di san Carlo ci sostengano nel cammino di questo nuovo anno pastorale. E la benedizione del Signore, che invoco di cuore sugli Oratori, doni a tutti voi fiducia, entusiasmo, pace e gioia.

 + Dionigi card. Tettamanzi

Arcivescovo di Milano

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Sono cominciati i lavori in oratorio: demolite le vecchie scale e recuperati gli spazi cantinati, viene inserito l’ascensore e creato il collegamento

interno tra i diversi piani; viene anche creata una nuova aula e aerato il pavimento della cappella